Lunedi, 27/07/2009 - In un medagliere quasi completamente al femminile (fino ad ora l’unica medaglia vinta da un uomo è quella di Valerio Cleri) Federica Pellegrini si aggiudica un oro e realizza il record mondiale nuotando in 3'59"15, nella gara dei 400 stile libero ai mondiali di Roma.
Da sempre personaggio controverso, caratterizzato da alti e bassi, nella sua carriera e nella sua vita privata, questa volta Federica faceva quasi tenerezza. Dopo le batterie, in cui aveva realizzato il miglior tempo di accesso alla finale, appariva insoddisfatta e insicura. Imperscrutabile e distante prima della gara rivelava poi, dopo la vittoria, di aver passato ore d’inferno in cui credeva addirittura di avere di febbre. Federica sa mostrare la sua fragilità perché è conscia dei suoi mezzi e del lavoro fatto su se stessa per superarsi.
“Mia figlia è una bestia” ha dichiarato sua madre, “Mia sorella è un’aliena” ha chiosato il fratello. Lei dice di sé “Alleno il mio talento con feroce determinazione. Cosa mi ha insegnato il nuoto? A diventare adulta, imparando la disciplina, il successo, il fallimento, il senso di responsabilità”. E proprio come una qualsiasi giovane donna parla del suo amore per il nuotatore Luca Marin: “L'amore per Luca mi ha dato una serenità che prima non avevo e mi aiuta a risolvere tutti i problemi”.
Aspettiamo di vederla volare nelle prossime gare. In bocca al lupo ad una ragazza veramente in gamba.
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