Il concerto del Comune di Roma alla fine dello scorso anno, che ha visto annullata per proteste l'esibizione di Tony Effe, interroga al proposito dell'impegno contro la violenza maschile sulle donne delle artiste che ne hanno preso le difese
Lunedi, 20/01/2025 - La vicenda della mancata esibizione di Tony Effe al concerto di fine anno promosso dal Comune di Roma, esibizione prima scelta dagli organizzatori e poi annullata per le forti polemiche suscitate, ha aperto uno squarcio sul fronte dell’impegno contro la violenza maschile sulle donne da parte di famose testimonial artistiche. Mentre quasi tutte le femministe, singolarmente o attraverso le proprie associazioni, ad eccezione di Non una di meno, si sono espresse contro l’esibizione di Tony Effe per i testi delle sue canzoni profondamente sessisti e violenti, si è assistito ad un sua difesa da parte di quelle artiste che sui palchi, durante le loro esibizioni, si adoperano a raccogliere fondi da destinare ai centri antiviolenza. Tali cantanti si sono schierate a favore della libertà artistica, definendo la marcia indietro del Comune di Roma un deliberato atto di censura.
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