Giovedi, 05/01/2012 - Riceviamo dal Coordinamento dei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna, e volentieri pubblichiamo.
Dopo un 2011 drammatico, con ben 14 donne uccise per violenza di genere nel corso dell’anno, già nei primi giorni del 2012 l’Emilia Romagna è costretta a registrare un nuovo caso di femicidio, con l’uccisione a coltellate della 31enne di origini romene Lenuta Lazar nelle campagne vicine ad Ostellato (Fe).
La giovane donna, costretta alla prostituzione in strada, è stata uccisa a coltellate, picchiata e abbandonata seminuda in un canale. Ad ucciderla sembra essere stato un 52enne italiano, reo confesso poi in ospedale in seguito ad un incidente stradale. La scomparsa di Lenuta era stata denunciata da un’amica già nella giornata del 2 gennaio, il ritrovamento del cadavere è stato reso possibile su indicazione dell’indagato stesso.
L’anno nuovo inizia quindi, ancora una volta, con un grave episodio di violenza che vede vittima una donna: giovane, straniera e in condizione di fragilità sociale. Lenuta era conosciuta dal locale centro antiviolenza, il centro Donna Giustizia di Ferrara, a cui si era rivolta per la sua delicata situazione.
Il coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia Romagna tiene alta la guardia, affinché non si ripeta mai più un anno drammatico come il 2011, che ha fatto registrare, oltre a 14 intollerabili femicidi, oltre 2.256 donne accolte nei dieci centri antiviolenza del territorio regionale, vittime di violenza in quasi duemila casi. Il 40% delle donne che hanno chiesto aiuto ha origini straniere, talora in condizioni di fragilità sociale. A 86 donne ed ai loro 68 bambini è stato necessario dare un alloggio-rifugio, per permettere loro di abbandonare una residenza oramai divenuta troppo pericolosa per la propria incolumità.
Mail: centriantiviolenzaer@women.it - tel 051 333173 - 6440163
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