Login Registrati
Fecondazione assistita...

Fecondazione assistita...

SOS infertilità onlus - ...nuovi spazi e nuovi problemi

Ribet Elena Lunedi, 21/09/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2009

Il dialogo tra giuristi, medici, associazioni di pazienti è importante per capire e applicare la sentenza 151/2009 della Corte Costituzionale che ha parzialmente modificato la Legge 40/2004 in materia di procreazione medicalmente assistita.

I recenti dati sul turismo procreativo internazionale pubblicati dall’ESHRE – European Society of Human Reproductive Embriology – indicano l’Italia in cima alla classifica (31.8%), seguita dalla Germania (14.4%), Olanda (12.1%) e Francia (8.7%). In totale sono 49 i paesi da cui le coppie partono e attraversano le frontiere per trattamenti di fertilità.

Inoltre, i dati sulle gravidanze pre e post Legge 40 dicono che c’è stata una perdita di gravidanze reali di più del 12% dopo la Legge e un aumento considerevole di pericolose gravidanze trigemine, secondo Levi Setti, Direttore dell’Unità di Medicina della Riproduzione degli Istituti Clinici Humanitas di Rozzano.

Uno dei problemi è anche rappresentato dalle approssimative e a volte imprecise informazioni circolanti su internet Rossella Bartolucci, Presidente di Sos Infertilità Onlus, una delle associazioni che hanno promosso il ricorso della coppia che ha poi condotto alla decisione della Corte, riguardo all’eccessiva fiducia che gli infertili nutrono nel mezzo informatico afferma: “preferiscono polemizzare su internet all’ombra di un nickname piuttosto che venire di persona a reperire le informazioni fondamentali per loro”, a dimostrazione della reale confusione in cui versano le coppie, che pongono quotidianamente domande sulle applicazioni della sentenza: quanti ovociti si feconderanno? Si potrà davvero crioconservare? E se sono talassemico, posso fare diagnosi preimpianto?

Sulla Diagnosi Genetica Preimpianto (DGP) Antonino Guglielmino, direttore dell’Unità di Medicina della Riproduzione della Fondazione Hera di Catania, ha evidenziato in una sua recente relazione alcuni dati: numero di coppie interessate 21.763 casi al mondo, 3.929 bambini nati, circa 3.000 malattie genetiche, 2,5 milioni di italiani portatori sani di beta talassemia, 1 su 27 portatore di fibrosi cistica.

“La Diagnosi genetica preimpianto non è eugenetica - sostiene Guglielmino - definendo l’Organizzazione Mondiale della Sanità eugenetica ‘una politica coercitiva che usa l’obiettivo riproduttivo contro i diritti, le libertà e le scelte individuali’, ma genetica, che ‘ha l’obiettivo di migliorare la vita degli individui e delle famiglie’ (Reviews of Ethical Issues in Medical Genetics WHO, 2003); per non parlare di cosa la Convenzione di Oviedo, 1997, Art 12, par. 83 dice della Diagnosi genetica preimpianto: ‘Non ci sono limitazioni al diritto di eseguire interventi diagnostici sull’embrione per verificare i caratteri genetici ereditari che conducono a malattia grave nel futuro bambino’. È necessario chiarire che la Dgp è legale nel nostro Paese, dire chiaramente ai centri italiani di cominciare a fare la Dgp e rassicurare sul fatto che la Costituzione e le sentenze devono essere rispettate da tutti anche dal governo e dai suoi ministri”.

L’associazione SOS Infertilità ONLUS è nata alcuni anni fa dall’esperienza di alcune coppie che hanno affrontato con grande difficoltà il desiderio di avere dei figli. Organizza convegni, incontri di mutuo aiuto e offre consulenze mediche attraverso una linea telefonica dedicata avvalendosi di esperti del settore: una ginecologa specialista di infertilità, un andrologo esperto di patologia riproduttiva maschile, una psicologa e donne che hanno vissuto in prima persona il difficile percorso per arrivare alla maternità.



Numero Verde 800.097.999 (martedì 14:00 -16:00; giovedì 14:00 -16:00).



(21 settembre 2009)



Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®