Fare tesoro del lavoro svolto. Pronto il disegno di legge di Vittoria Franco.
Il cognome della madre - “Mettere la legislazione al passo con il nuovo ruolo delle donne nella società e con i documenti internazionali”.
Angelucci Nadia Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2008
La senatrice Vittoria Franco, ministro ombra delle Pari Opportunità, in seguito alla sentenza della Cassazione dei giorni scorsi, ha presentato un progetto di legge che precede la possibilità di attribuire ai figli il congnome della madre. "Sul cognome della madre credo che possa essere utile fare tesoro del lavoro già svolto nella passata legislatura. Il disegno di legge approvato con un largo consenso dalla commissione Giustizia del Senato, che ho ripresentato non appena sono stata rieletta, è da tempo pronto per essere esaminato" ha dichiarato. Franco ha poi proseguito sottolineando come "in Italia si è già verificato un cambiamento nel costume e i tempi sono maturi perché ai figli possa essere trasmesso anche il cognome della madre. Per la senatrice è a questo punto fondamentale che il Parlamento prenda "atto che non si tratta affatto di una questione secondaria, ma al contrario è un tema importante per la fine del patriarcato, per mettere la legislazione al passo con il nuovo ruolo delle donne nella società e con i documenti internazionali come il Trattato europeo di Nizza". Il lavoro in questo campo non parte da zero. Infatti nella passata legislatura la commissione Giustizia del Senato aveva già esaminato tre disegni di legge di iniziativa parlamentare, tra cui quello a firma della stessa Franco che prevedeva la piena libertà per i genitori di attribuire anche il solo cognome della madre.
"In questa legislatura ho dunque volutamente ripresentato il testo licenziato dalla Commissione - ha concluso la senatrice - facendo anche personalmente un passo indietro rispetto alle mie posizioni originarie, perché ritengo importante creare una situazione di condivisione." La proposta prevede la trasmissione d'ufficio ai figli di entrambi i cognomi, prima quello del padre e poi quello della madre, con la possibilità per i genitori di decidere altrimenti di comune accordo e quindi di trasmettere anche il solo cognome della mamma. La senatrice si augura che dopo l'intervento della Cassazione, anche il Parlamento decida di completare l'iter di questo disegno di legge".
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