Mercoledi, 01/06/2011 - Prosegue fino al 26 giugno, presso il Museo d'Arte della Ceramica di Faenza, la mostra delle tesi degli allievi del corso di Perfezionamento in Arte della Maiolica.
Come ogni anno, vengono esposti nelle sale del Museo - MIC - di Faenza gli elaborati ceramici degli allievi del biennio di perfezionamento. L' aspetto sublime e di stupore di questi prodotti, è il vedere come in un biennio sia possibile passare da una capacità a livello zero di affrontare l'argilla, al fare colaggi di porcellana per riprodurre, ad esempio, teste di cavallo create a dimensione reale. La scuola, che si svolge nella Scuola superiore di Arte Ceramica in Faenza, consente ad allievi che abbiano compiuto la maggiore età e fino ad età illimitata (quest'anno l'allievo più adulto aveva 71 anni) di apprendere la lavorazione delle argille, degli smalti, delle cotture e delle più moderne tecniche. Il biennio non è un corso, ma una scuola; ovvero si apprendono tutti i passaggi, passo dopo passo senza saltare nessuno dei procedimenti, per arrivare ad un lavoro di alta tecnologia e di arte.
Quest'anno si sono avute cinque richieste di opzioni da parte dell'industria per i ragazzi che frequentano la scuola normale sotto i diciotto anni e due adulti che hanno scelto di specializzarsi nell'uso del tornio per avviarsi al mestiere di torniante. Il torniante è una professione artigiana sempre più esigua sul mercato ed è per questo che, a chi piace e la intraprende, si trova con una strada di occupazione e soddisfazione lavorativa già aperta.
Questo tipo di studio offre anche una visione multiculturale dell'estetica. Essendo una scuola di alto livello e di fama internazionale (il preside della scuola d'arte ceramica di Tokio ha studiato a Faenza) viene frequentata da allievi proveninti dal Giappone, Etiopia, Messico, Argentina, Sry Lanka, etc.
Ci dice il Prof. Marco Tadolini, responsabile del biennio: "La nostra scuola mette molto impegno per insegnare la lavorazione delle argille anche agli adulti. La soddisfazione è il ricevere la foto della bottega ceramica che una ragazza di ventisei anni ha potuto aprire ed avviare in provincia di Sassari. E' l'unica ceramista professionista e torniante di quella zona e ci segnala che il lavoro per lei è in aumento. Cito questa ragazza per evidenziare che non si vive di arte pura, ma come tutti gli artisti bisogna avere il mestiere nelle mani, essere umili ed eseguire con estro quanto le persone richiedono, poi si può trovare lo spazio anche per sperimentare se stessi. Molti degli studenti di questo corso sono giovani che non sono soddisfatti delle scelte universitarie e vogliono cambiare, oppure ragazzi delle Accademie che vogliono specializzarsi. Purtroppo siamo molto soffocati dalle direttive ministeriali, che non comprendono l'importanza dell'arte ceramica e ci troviamo ad essere praticamente l'ultima scuola che esiste e resiste. Non sapiamo fino a quando. Ci mettiamo tutta la nostra volontà, perchè non si possono fare sparire cinque secoli di storia ceramica con il colpo di spugna di una circolare. Le iscrizioni sono aperte. Ma non per molto. Diamo la massima disponibilità ad ascoltare chiunque per rendergli il più flessibile possibile la partecipazione a questo biennio".
Informazioni. Il costo è di duecento euro all'anno. Contatti: Museo della Ceramica - MIC, tel: 0546 697311 - aperto dalle 9 alle 18 . Chiusura il lunedì. E' a cento metri dalla Stazione Ferroviaria.
Scuola superiore di Arte Ceramica "Gaetano Ballardini" : centralino tel 0546 21091 - Numero diretto con la Presidenza tel 0546 664761.
La scuola è di fianco al Museo.
Didascalia foto: Ceramiche di Stefania Grandi (Bologna), La terra del mio orto
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