Tabù - A proposito di quelli che dicono: “se non ci siamo frequentati per 20 anni, un motivo ci sarà?”
Emanuela Irace Martedi, 21/04/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2009
Per ogni novità si creano opinioni. Convincimenti e ideologie che polarizzano le passioni come in un derby cittadino. Dal caso Englaro al ponte sullo stretto; dalle centrali nucleari al revisionismo storico. Non si è salvato neanche facebook con la sua scia integralista - che prima ancora di sperimentare il modello - se ne allontana con superbia fideistica. Nei paesi del campanile c’è sempre posto per neo-religioni che per definizione barattano logica con dogma, sperimentazione con fede.
Rita era la prima della classe. Passava i compiti quando glielo chiedevi e suggeriva alle interrogazioni. Dopo quasi quarant'anni la ritrovo su facebook. Scambiamo i telefoni e parliamo in un abbraccio più sincero del corpo. Oltre lei ho ritrovato Nica che vive a Londra... Fabia fa la giornalista. Nicoletta si occupa di animali, Augusto vive per i figli, Romana per il marito, Maretta arreda barche e Corrado, come Gennaro, non si aspetta più di quello che ha. Con fb Ho messo insieme una quarantina di tasselli che hanno composto la mia vita dai 6 ai 18 anni. Ho anche ritrovato compagni dell'università con i quali non ho più niente da dire. Colleghi di giornali e tv con cui non ho nulla da scambiare. Facebook è come un giornale. Con gli articoli di fondo, la cronaca, il gossip, le recensioni, gli annunci economici, ecc. Dipende da quello che vuoi leggere. Se vuoi stare in superficie, se vuoi saltare, chattare, o se vuoi fermarti per capire. La tipologia umana e intellettuale che offre è sterminata. Materiale da scrivere e produrre e ruminare per anni. Più di un viaggio. E’ verticale, diacronico. Attraversa una vita, è cannibale. Strappa pezzi costringendoti al ricordo. E’ più di una piazza. Molto più di un unico incontro. E' multiplo e prolifero. Sterminato e incantatore. E' la vita. Né più e ne meno di quella reale.
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