Sondaggio di dicembre - ...il nuovo anno “sarà economicamente peggiore”...
Rosa M. Amorevole Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2009
E’ indubbiamente la crisi il fenomeno che preoccupa chi ha risposto al sondaggio: l’81% delle risposte si sono addensate sulla percezione che il nuovo anno “sarà economicamente peggiore”. In linea con le previsioni degli economisti (peraltro ancora non concordi sulla durata prevista di questa crisi: un anno dicono alcuni, ma altri - forse i più - , propendono per i 24 mesi.
E come sempre succede, la storia ce lo insegna, ci si rifugia nel privato. Tra gli avvenimenti felici del 2008, a fronte di alcune timide risposte in merito all’elezione di Obama (“un afro-americano alla presidenza degli Stati Uniti d’America rappresenta un cambiamento epocale” ), prevalgono le gioie casalinghe: la nascita di una nipotina, l’aver finito di pagare il mutuo, le olimpiadi, il “poter contare nuovamente su me stessa e sul mio lavoro”, nuove amicizie, piccole e grandi avvenimenti del quotidiano. Diverse risposte – le più pessimiste – affermano che questo anno appena passato non sia stato foriero di momenti di contentezza.
E l’augurio che si vorrebbe rivolgere al Paese e alla propria famiglia si articola tra diverse opzioni: tra chi auspica l’avvento di un “neorinascimento”, e vorrebbe “poter sperare in una politica capace di superare le grandi differenze tra ricchi e poveri”, auspicando “una nuova cultura della solidarietà”, “ la garanzia dei diritti per tutti e tutte”, chi invita ad avere – nonostante tutto – la “forza di non abbattersi di fronte alle difficoltà che la vita quotidianamente ci offre”, “ad avere il coraggio e la speranza di continuare nel cammino difficile” “ad avere la forza e la volontà di pensare ed a gire controcorrente riscoprendo le risorse, i valori e la solidarietà che sono dentro di noi”, trovando un “positivo oltre”. E “tanta serenità”.
Il problema più grave che ci trascineremo nel 2009 è, nelle molte risposte, individuato nella crisi economica, nella perdita del lavoro, negli urgenti problemi ambientali, nella precarietà per le giovani generazioni, nell’incapacità politica di risolvere i problemi.
Cosa regalare dunque a lettrici e lettori per questo nuovo anno? La segnalazione di un librettino di Philippe Delerm, uscito una decina di anni fa, dal titolo “La prima sorsata di birra e altri piccoli piaceri della vita”. Brevi racconti che narrano di sensazioni squisite e fuggevoli, capaci di farci star bene e rinforzarci un po’ prima di uscire ad affrontare il mondo. Con tutte le nostre forze.
IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA LA RISOLUZIONE SULLA PARITA’ RETRIBUTIVA
Il Parlamento Europeo ha votato lo scorso novembre una risoluzione recante raccomandazioni alla Commissione sull'applicazione del principio della parità retributiva tra donne e uomini. I punti del documento possono essere così riassunti:
1) richiesta alla Commissione di presentare, entro il 31/12/2009, una proposta legislativa sulla revisone della normativa esistente relativa all'attuazione del principio di parità retributiva tra donne e uomini;
2) si conferma che le raccomandazioni rispettano il principio di sussidiarietà ed i diritti fondamentali dei cittadini;
3) ritiene che la proposta non avrà implicazioni finanziarie;
4) ribadisce la necessità di una migliore e più tempestiva attuazione delle disposizioni della normativa esistente relativa all'attuazione del principio di parità retributiva tra donne e uomini, prevedendo la diffusione di informazioni e di guide sugli strumenti pratici su come superare il divario anche rispetto ai contratti collettivi nazionali o di settore;
5) sottolinea l'importanza del negoziato e della contrattazione collettiva nella lotta alla discriminazione nei confronti delle donne, segnatamente in materia di accesso al lavoro, di retribuzione, di condizioni di lavoro, di progressione della carriera e di formazione professionale
6) invita le Istituzioni europee a organizzare una Giornata europea della parità retributiva – giornata durante la quale le donne europee riceveranno (in media) la retribuzione percepita (in media) dagli uomini nel corso di un anno – al fine di contribuire a sensibilizzare alle disparità retributive esistenti e a stimolare tutte le parti interessate ad assumere le iniziative atte a eliminare tali disparità;
7) invita le parti sociali a elaborare di comune accordo strumenti oggettivi di valutazione del lavoro al fine di ridurre il divario di retribuzione tra donne e uomini;
8) incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione e le allegate raccomandazioni particolareggiate in allegato alla Commissione, al Consiglio nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.
In allegato alla risoluzione vengono indicate le raccomandazioni particolareggiate sul contenuto della proposta richiesta, in merito a: definizioni, analisi della situazione e trasparenza dei risultati, valutazione del lavoro e classificazioni delle professioni, organismi di parità, dialogo sociale, prevenzione della discriminazione, integrazione della dimensione di genere, sanzioni, razionalizzazione della normativa e della politica dell’Unione Europea.
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