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Europa BarCamp / Questioni di genere e pari opportunità

Europa BarCamp / Questioni di genere e pari opportunità

Cercare risposte concrete per raggiungere le Pari Opportunità tra uomini e donne nel lavoro e nell'organizzazione sociale. Questo è l'obiettivo del BarCamp che si tiene a Roma (Casa Internazionale delle Donne) il 30 giugno 2011

Lunedi, 27/06/2011 - Il 30 giugno 2011 si svolgerà a Roma, presso la Casa Internazionale delle Donne (ore 16,30), il nuovo appuntamento dell’Europa BarCamp, incentrato sulla condizione femminile e le Pari Opportunità. L’iniziativa nasce dalla constatazione che ancora molto c’è da fare per realizzare una concreta parità di diritti tra i generi. Eppure gli interventi possibili sono molti: dalla flessibilità degli orari di lavoro, al telelavoro, al potenziamento degli asili nido, al graduale reinserimento nel mercato del lavoro post maternità, all'introduzione del quoziente familiare.

Per arrivare ad un’uguaglianza perfetta tra gli uomini e le donne è necessario attuare una ridefinizione totale del welfare state e dell’economia. Il prossimo Europa BarCamp mira a dare una forte spinta affinché l’Italia possa seriamente mettersi al passo con i Paesi del Nord Europa che su questi temi sono decisamente avanti e le cui esperienze rappresentano un importante

punto di riferimento.

Per questa sessione, sono state individuate, tra le tante, tre grandi tesi in tema di pari opportunità, che saranno integrate con i commenti dei partecipanti per poi essere discusse ed approvate il giorno dell’incontro.



LE POLITICHE E LE STRATEGIE EUROPEE PER LA PIENA PARITÀ DI UOMINI E DONNE

Nella ridefinizione di un nuovo welfare state per l’Italia, l’eliminazione delle disuguaglianze persistenti tra uomini e donne rappresenta uno degli obiettivi più importanti. Questo vuol dire promuovere dialogo sociale e politiche attive per eliminare il divario salariale tra i due sessi, equilibrare meglio il congedo parentale, socializzare i costi del congedo parentale, istituire un diritto al lavoro flessibile per i genitori e le lavoratrici durante la gravidanza. Vuol dire, inoltre, promuovere la personalizzazione della previdenza sociale ed i diritti in materia pensionistica e fiscale, assicurare la copertura previdenziale alle donne in situazione di precarietà lavorativa e sviluppare politiche per uomini e donne relative alla dimensione del tempo urbano per permettere di conciliare responsabilità professionali, familiari e civili.

Come promuovere la partecipazione e la rappresentanza in condizioni di parità migliorando l’equilibrio tra uomini e donne nel processo decisionale politico, economico e sociale?

Come promuovere la parità di accesso e il pieno godimento dei diritti sociali da parte di uomini e donne? Come migliorare la legislazione in campo sociale facendo in modo che la dimensione delle pari opportunità assuma un ruolo di rilievo nell’elaborazione, attuazione e valutazione delle politiche e delle attività comunitarie che influiscono sulla vita quotidiana delle persone?



LA POLITICA EUROPEA NELL’EVOLUZIONE DEI RUOLI E IL SUPERAMENTO DEGLI STEREOTIPI

L’obiettivo della partecipazione attiva e paritaria delle donne alla vita politica, sociale ed economica del Paese è alla base dei recenti interventi comunitari, incidenti soprattutto su alcuni specifici aspetti: la tutela sociale del lavoro e della promozione del ruolo di maternità e di paternità (con particolare riferimento alla conciliazione lavoro-famiglia), l’accesso alla rappresentanza politica, la promozione delle politiche di genere. La partecipazione delle donne alla vita politica locale, nazionale e internazionale è certamente uno strumento irrinunciabile per il raggiungimento dei cosiddetti obiettivi del millennio e soprattutto per uno sviluppo equo, sostenibile e democratico. Per questo, la cultura di genere deve essere sviluppata e diffusa a livello istituzionale e sociale, attraverso gli strumenti del confronto, lo scambio e la formazione.

Come promuovere l’evoluzione dei ruoli e il superamento degli stereotipi di genere?

Come affermare una cultura della parità, proponendo i diritti delle donne in quanto diritti umani? Come possiamo ragionare in concreto sulla mercificazione del corpo? Può essere questa la base per combattere la violenza sulle donne e lo sfruttamento a sfondo sessuale?




L’INTEGRAZIONE FEMMINILE PER LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE IN EUROPA

L’eguaglianza dei diritti e delle opportunità tra uomini e donne non si limita ad una semplice questione di valori etici della società, ma è anche un imperativo socio-economico. Secondo le statistiche dell’Ocse, la crescita del lavoro femminile contribuirebbe ad alimentare la produttività nazionale. Analizzando le pari opportunità da un punto di vista economico, è possibile quantificare gli effetti di una maggiore partecipazione femminile sul Pil. Elevando il tasso di occupazione delle donne fino a raggiungere quello maschile (da 55,3% a 75,3% nel Centro Nord e da 31,1% a 62,2% al Sud) il Pil italiano potrebbe crescere complessivamente del 12,3 per cento. Ciononostante, gli obiettivi di Lisbona sull’occupazione femminile sono ancora lontani. Gli organi di governo devono continuare a perseguirli, nella consapevolezza che il lavoro femminile è una fonte di prosperità e benessere per tutta la società.

Come promuovere la parità nella vita economica rafforzando la dimensione delle pari opportunità nelle strategie per l’occupazione e incentivando l’uso dei Fondi Strutturali a favore della parità tra donne e uomini? Quali strategie per favorire l’inserimento delle questioni di genere in tutte le politiche che esercitano un impatto sulla situazione delle donne nell’economia?



Website: http://www.europabarcamp.it/?page_id=259

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