Mercoledi, 24/05/2017 - Monica Chittò, sindaca di Sesto San Giovanni, ha reso pubblica una nota: "Venerdì scorso ho ricevuto una lettera anonima di insulti, che oltre al resto contiene una esplicita minaccia di morte. Non é la prima volta che mi accade. Il clima politico di odio e sempre più avvelenato sollevato da alcuni in campagna elettorale sul tema degli immigrati genera anche queste conseguenze".
Messaggi minatori per lettera anonima o su facebook sono arrivati anche a Siria Trezzi sindaca di Cinisello Balsamo e a Mara Rubichi vicesindaca di Cesano Boscone. Sono donne e donne che si sono impegnate ad accogliere nel proprio comune una quota di migranti.
Un "normale clima di odio" che sembra dover caratterizzare le campagne elettorali di Salvini, Grillo e soci sovranisti? basterà chiedere di "abbassare i toni", il richiamo alla buona educazione che ormai è diventato, purtroppo, il primo requisito politico da pretendere (invano)?
Perché Monica grida a piena voce: "questi sono, inequivocabilmente, atti di inaudita e intollerabile violenza verso le donne, prima ancora che verso il ruolo istituzionale che ricopro". Lei rispetta il decoro che connota la rappresentanza pubblica di una comunità che si vorrebbe democratica e si limita a definire "irripetibili" gli insulti ricevuti. Ma le minacce a lei e alle altre sono non solo "Muori" ma anche "Spero tu sia violentata". A Sesto si farà un presidio del Pd "per dire no al clima di rabbia e violenza" e il sindaco di Milano ha subito solidarizzato contro violenze che avvengono alle porte di Milano, ma la vergogna va "esibita e denunciata": "non è in questione la sfera privata … riguarda tutti e deve indignare tutti al di là degli schieramenti di appartenenza".
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