Chemio ed estetica - La cura estetica è importante quanto quella medica. Per ritrovare la normalità e se stesse
Melchiorri Cristina Domenica, 10/11/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2013
Angela è una giovane e brillante esperta di cure estetiche, dirige, con il fratello Sergio, chirurgo plastico, uno dei più raffinati centri medico-estetici a Milano, la Milano Estetica Cosmetic Surgery and Medical Spa ed è Direttore per l’Italia di Oncology Esthetics.
Come è nata questa sua specifica attenzione professionale alle pazienti in cura per tumori?
Trattare e insegnare alle pazienti come prendersi cura della loro pelle anche durante la chemioterapia significa aiutarle a trovare la forza per riprendere una vita “normale”. Non è un percorso facile, perché i medici hanno sempre sconsigliato alle pazienti oncologiche cure estetiche, con l’idea che fosse solo la terapia medica la vera necessità. E d’altra parte quale centro estetico si prenderebbe la responsabilità di trattare una paziente così delicata, senza un’adeguata e specifica preparazione?
Quindi, come si è preparata?
Ho seguito quindi un corso di formazione specifico negli USA, organizzato da Oncology Esthetics e ho ottenuto una Certificazione Internazionale imparando metodi di trattamento e usando prodotti dedicati ai pazienti oncologici. Mi ha colpito la naturalezza con cui lì si affrontano questi temi, la professionalità e la sensibilità delle operatrici e la gioia delle pazienti che, grazie alle cure estetiche, miglioravano l’aspetto ma soprattutto la sicurezza in se stesse.
Quindi funziona?
Certo. Si combatte il rischio che, proprio a causa degli effetti dei farmaci, le persone continuino a vedersi, e a sentirsi, malate. Per questo, insegnare loro come ridurre l’impatto estetico delle terapie le aiuta anche dal punto di vista psicologico, mantiene alta la loro voglia di combattere. In Italia, un progetto di avanguardia, “Salute allo Specchio” ideato con il San Raffaele di Milano, sta dando concretezza a questa intenzione. Per due giornate una sala dell’ospedale si è trasformata in una vera e propria clinica della bellezza e della cura del corpo, dedicata a 60 donne reduci dal cancro al seno. Dal prossimo autunno, le pazienti parteciperanno in piccoli gruppi a una lezione introduttiva sulla biologia della pelle cui seguirà la dimostrazione pratica: come dire, un pomeriggio alla Spa, ricostruita all’interno dell’ospedale.
Come reagisce il personale medico e le infermiere a questa novità?
Sono convinta che sia un’esperienza positiva anche per loro dotarsi di una sensibilità in più. Molti già ce l’hanno.
Angela, quali sono i principali consigli alle pazienti?
1. Il primo consiglio è conoscere la propria pelle e come questa cambia per via delle cure. E perché, a seconda delle terapie, della stagione e del ciclo ormonale, occorre scegliere i prodotti più adatti.
2. Durante le cure le parole chiave sono “lenire” e “idratare”. Si dovrebbe evitare di “sollecitare” la pelle.
3. Bastano tre prodotti, scelti accuratamente in base alla propria pelle: il detergente, il siero (che concentra i principi attivi) e la crema (che protegge e coadiuva l’azione del siero). Da usare mattina e sera.
4. Bisogna coccolarsi: cercare un centro estetico specializzato per eseguire massaggi al viso personalizzati, maschere, manicure e pedicure speciali al riparo dal rischio di infezione, tatuaggi alle sopracciglia e all’areola mammaria. E anche massaggi al corpo. Non certo i classici a cui siamo abituati, ma carezze e coccole per far stare meglio il corpo.
5. Quando si scelgono i prodotti, meglio evitare parabeni, profumi eftalati. Sì ai principi attivi di origine naturale, a base di aloe e di vitamina E.
6. La protezione solare va usata sempre, anche in città e nelle giornate nuvolose, con creme all’ossido di zinco, efficace antinfiammatorio e potente anti-age.
Lascia un Commento