Realizzato con il sostegno di Fondazione Zanotto e Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, il docu-film vuole combattere i pregiudizi lavorativi sulla disabilità visiva
Martedi, 03/07/2018 - Chi l’ha detto che ciechi, ipovedenti o 'non vedenti' (l'accezione in negativo è contestata da molti), come vengono chiamate attualmente nella società civile le persone che non vedono dalla nascita o che hanno perso la vista in seguito a malattie o incidenti, non possono assicurare adeguate performance lavorative? Anzi, spesso, l’acuirsi degli altri sensi e la volontà di ferro con la quale molti di loro hanno ottenuto successi nello studio fino a specializzarsi o laurearsi, guidano queste persone verso risultati più elevati di molti vedenti. Questo è quanto viene raccontato, attraverso alcune bellissime interviste raccolte in città ed ambienti diversi – in particolare a Cuneo, Milano, Roma, Bologna – da persone che occupano posizioni di rilievo nonostante la loro disabilità visiva.
Al documentario “Ritratti in controluce. Cecità, stereotipi e successi a confronto”, girato con grande partecipazione dalla regista Alessia Bottone, hanno preso parte Federico Borgna, Sindaco di Cuneo, Consuelo Battistelli - Diversity Engagement, Partner di IBM - Carlo Carletti, ex centralinista della Banca di Italia, Michele Landolfo, consulente di tecnologie supportive e Gabriella Ferri di Unicredit, ‘testimonial’, attraverso le loro storie personali, di quanto sia importante, per aumentare la conoscenza sul mondo dei ciechi e degli ipovedenti, contribuire a sensibilizzare e diffondere le buone pratiche e gli esempi virtuosi nazionali.
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