Mondo/ Usa. Morta Rosa Parks - Madre del "Civil Rights Act", è morta a Detroit. È nota per aver scatenato la lotta contro l'apartheid. Robert Kennedy, la definì "First lady" dei diritti civili
Bertani Graziella Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2005
Si è spenta all'età di 92 anni a Detroit Rosa Parks, considerata madre del Movimento dei Diritti Civili in favore degli americani di colore. Con un gesto, in apparenza semplice, ha cambiato la storia degli Stati Uniti d’America. Lavorava come rammendatrice in un negozio di Montgomery, in Alabama. Era il 1955. Una sera, mentre tornava in autobus, si rifiutò di cedere il proprio posto ad un bianco. Nonostante l'intimazione dell'autista, la Parks rimase ferma nella sua decisione. Quando venne arrestata, i neri di Montgomery decisero di boicottare il sistema degli autobus per oltre un anno, portando il caso all'attenzione dell'intero Paese. Cominciò così la lunga battaglia contro l'apartheid. La questione giuridica sollevata dal rifiuto della Parks, legata alla costituzionalità e alla liceità o meno della segregazione, condusse a una sentenza della Corte Suprema che impose l'integrazione del sistema dei trasporti. La strada verso la definizione dei Civil Rights Act era ormai aperta.
Era l’epoca in cui Martin Luther King era ancora giovane. In seguito il reverendo ottenne un premio Nobel per la pace, ma finì poi ammazzato da un segregazionista a Memphis nel Tennessee nel 1968. Lo stesso anno in cui venne ucciso a Los Angeles Robert Kennedy che, come ministro della giustizia del fratello presidente John. F. Kennedy, assassinato nel 1963 a Dallas in Texas, aveva contribuito al varo del Civil Rights Act.
"Molti dissero che quel giorno non mi alzai perché ero stanca - scrisse Rosa Parks nella sua autobiografia - ma non è vero. Ero invece stanca di cedere". La donna era nata in Alabama nel 1913, figlia di un allevatore e di una maestra. Dopo questo episodio, non trovò più lavoro e assieme alla sua famiglia fu costretta ad abbandonare l'Alabama. Si trasferì a Detroit, nel Michigan, dove continuò a lavorare come cucitrice, prima di diventare assistente di John Conyers, membro del congresso degli Stati Uniti. Alcuni anni fa il settimanale 'Time' la nominò una delle cento donne più influenti del ventesimo secolo.
Ecco quanto ha detto l’ex-presidente americano Clinton in sua memoria: "Nel momento in cui Rosa Parks rifiutò di rinunciare al suo posto a sedere per darlo ad un uomo bianco su un autobus dell'Alabama 40 anni fa, dette inizio al singolo movimento sociale più significativo della storia Americana. Nel momento in cui si sedette su quell'autobus si alzò nei confronti degli ideali di uguaglianza e giustizia Americani, e per domandare che il resto di noi facesse lo stesso. Quando i nostri discendenti rivolgeranno lo sguardo al passato per seguire le tracce della battaglia per la libertà, troveranno Rosa Parks tra i grandi patrioti, le figure leggendarie il cui coraggio ci ha sostenuto e portato avanti. È e continuerà ad essere un tesoro nazionale. Robert Kennedy, la definì "First lady" dei diritti civili. Nelle sue parole e nelle sue azioni, Rosa Parks ci ha dimostrato che ogni volta che una persona si batte contro un'ingiustizia, traccia un piccolo solco di speranza, che, attraversandone milioni di altri, può spazzare via le mura dell'oppressione".
A Detroit la Parks fu a lungo assistente del deputato Conyers – lavorò nel suo ufficio dal 1965 al 1988 -, divenne presenza d'obbligo a tutte le celebrazioni delle conquiste nere. Detroit l'aveva adottata, le aveva già dedicato in vita una strada e una scuola media. Lei aveva risposto creando il Rosa and Raymond Parks Institute for Self Development, dove i giovani della città, tra gli 11 e i 18 anni, imparano a divenire leader e a difendere i diritti civili e dell'uomo. La sua autobiografia è intitolata “Quiet Strength”, è stata pubblicata nel 1994 dalle edizioni Zondervan Publishing House.
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