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Ennio Morricone

Ennio Morricone

Torino - Al PalaIsozaki il concerto dell’amato musicista italiano, compositore di indimenticabili colonne sonore.

Mirella Caveggia Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2008

Un panorama incantevole di suoni, di visioni, di moti d’animo: Ennio Morricone lo ha dischiuso anche nella vastità di uno spazio olimpico, il PalaIsozaki di Torino, che ha accolto il maestro e il suo concerto con l’applauso lungo e inarrestabile di migliaia di spettatori. Dotato di una rara sensibilità nel creare atmosfere, questo artista determinante del messaggio del cinema, nella sua lunga carriera professionale ha permeato di suoni un’infinità di immagini, ne ha sottolineato ritmi ed effetti, ha moltiplicato le suggestioni dei racconti dello schermi, ha introdotto una dimensione diversa nell’espressione cinematografica. Le sue musiche hanno accompagnato le nostre esistenze e ci hanno aiutato a collocare le date di tante emozioni. Sono ricordi permanenti i western all’italiana di Sergio Leone: “Per un pugno di dollari”, “Il buono, il brutto e il cattivo”, “Giù la testa” e le ampie rivisitazioni del passato americano fra fantasia e memoria di “C’era una volta il West” e “C’era una volta in America”. E non si può negare che questi e altri film quali “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” e “Mission”, devono alla bellezza e alla forza delle splendide colonne sonore la loro capacità di evocazione e la suggestione di tanti momenti spettacolari. Ma quella musica, dai ritmi incalzanti, sorprendenti, ora tagliente e sghemba, ora dilatata in ampie volute melodiche, al di là delle proiezioni, ha una sua vita preesistente, autonoma, una forza espressiva che nei concerti diretti dall’autore in tournée in tutto il mondo impongono nella folle degli ascoltatori un silenzio carico di attesa e di meraviglia.
Il concerto di Torino “Musiche per il cinema”, eseguito sotto la sua bacchetta dall’Orchestra Roma Sinfonietta, dal coro Lirico Sinfonico Romano e con il soprano Susanna Rigacci, voce prediletta del maestro, percorre l’arco luminoso delle sue composizioni, che gli hanno portato infiniti riconoscimenti: nel 1994 il premio internazionale “Una vita per la musica” Leonard Bernstein, nel 1995 il Premio Rota, il Golden Globe e il Grammy Award, per citarne solo alcuni assegnati prima del meritatissimo Premio Oscar 2007 alla carriera.
Ennio Morricone è nato a Roma nel 1928. Allievo di Goffredo Petrassi che gli ha insegnato l’arte del comporre, diplomato all’Accademia di Santa Cecilia, si è avvicinato alla sua formazione di musicista di avanguardia con le atmosfere timbriche adatte al nuovo cinema italiano: “I pugni in tasca di belloccio” (1965) , “La battaglia di Algeri” di Pontecorvo (1966), Ha incluso il tocco della contaminazione nelle opere di Pasolini, “Uccellacci e Uccellini” e “Teorema”. Ha esaltato con il suo commento sonoro “l deserto dei Tartari” “Metti una sera a cena” e il bellissimo Novecento di Bertolucci. Questi e tanti altri film sono diventati famosi anche per il manto musicale sontuoso, capace di esaltare con precisione azione e ed emozioni, a scandire ogni passaggio con splendide sottolineature che hanno rafforzato la cifra espressiva.
Ennio Morricone ha scritto anche musica indipendente, più di 100 composizioni dal 1946 ad oggi (il brano più recente, realizzato per Giorgetto Giugiaro, è stato offerto come bis in primo ascolto assoluto). Ma la musica più coinvolgente è quella nata per lo schermo, una musica che restituisce sempre nuova lucentezza a tanti racconti, che esplora il timbro di ogni strumento, dalla tromba alla chitarra, dalla voce umana al fischio e con due ore di suoni continua a portare in giro per il mondo tutta la sapienza e la bellezza raccolte in una vita musicale, culturale e artistica d’eccezione.


(27 maggio 2008)

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