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Enna, una giornata particolare per Vanessa e tutte le altre - di Maria Grasso *

Enna, una giornata particolare per Vanessa e tutte le altre - di Maria Grasso *

Donneinsieme ha organizzato un evento in ricordo di Vanessa Scialfa, uccisa dal convivente: le scarpe, simbolo di femminilità, e il ricordo di tanti femminicidi

Domenica, 06/05/2012 - 5 maggio 2012. Non è facile scrivere le emozioni di questa giornata. A Enna, il capoluogo più alto d'Italia stamattina c'è un cielo azzurro che sembra dipinto e un sole caldo che ti accarezza quasi a volerti confortare. Stamattina ad Enna ci aspettano i ragazzi di una associazione: li troviamo li, pronti a scaricare sacchi e sacchi di scarpe. Li guardo mentre aiutano le volontarie di Donneinsieme e con grande delicatezza poggiano nella piazza che è grande, ma non troppo, scarpe e scarpe e scarpe e ancora scarpe. La piazza comincia a riempirsi. Sono tante. Ogni scarpa un nome di donna, l'età, come è stata uccisa e da chi… Ogni scarpa racconta in poche parole la tragedia. Le guardo come se ritrovassi vecchie amiche. I nomi mi sono ormai familiari. Perché proprio le scarpe? In tanti stamattina continuano a chiedercelo. Le scarpe sono importanti per noi donne, sono il simbolo della nostra femminilità, del nostro carattere: quante volte ci siamo "premiate" con un paio di scarpe facendo un pazzia pur di acquistarle? Quanta strada hanno fatto le nostre scarpe? in quanti posti ci hanno accompagnate? Stamani sono tutte lì 360 paia.. La piazza è piena di donne, Quelle scarpe hanno una loro fisicità. C'è un fluido stamattina su questa piazza mi dice Francesca, non riesco ad andarmene da qui. Arrivano le ragazze e i ragazzi delle scuole.. si aggirano tra le scarpe , leggendo i talloncini rosa mossi dal vento.. continuo a sistemarli perché voglio che si leggano tutti i nomi, Lo faccio con una grande tenerezza, quasi le accarezzo "le mie donne".. C'è una signora che piange e continua a ripetere che non pensava fossero così tante le donne uccise... fa impressione dice; c'è una vecchietta che ci chiede che prezzo hanno quelle scarpe e ci strappa un sorriso; ci sono i ragazzi che ci chiedono perché sono tutte donne quelle morte, perché così tante.. Le psicologhe dell'associazione spiegano, parlano ai ragazzi, cercando di dare una risposta a tutti... Belle le "mie ragazze". Il loro è un lavoro silenzioso al servizio delle donne. Ci sono tanti anziani, sembrano smarriti, continuano a leggere i nomi sotto il sole con la coppola in testa. Uomini di un'altra generazione che parlano tra di loro ricordando quando le donne stavano a casa e tutto questo non c'era.. Arriva la famiglia di Vanessa.. Li accogliamo con un abbraccio e poi preferiamo lasciarli soli a leggere i nomi scritti sui talloncini attaccati alle scarpe.. Chissà cosa pensano? Preferiamo non chiedere rispettando il loro dolore.. Quante storie stamattina su questa piazza San Francesco ad Enna in una giornata in cui la città vuole ricordare Vanessa .. Quanti sogni, quante aspettative, quanti progetti spezzati su questa piazza.. Le donne di stamattina sono state uccise tutte all'interno di relazioni intrafamiliari , da uomini che conoscevano, di cui si fidavano, dai padri dei loro figli.. Stamattina forse abbiamo sfatato quel luogo comune che vuole le donne a rischio fuori dalle loro case. In realtà le donne siamo più a rischio dentro le nostre belle e accoglienti case.. La giornata scorre intensa, piena di emozioni....continuiamo a parlare, arrivano le televisioni vogliono sapere di quelle scarpe e noi continuiamo a ripetere cosa rappresentano senza stancarci mai, quasi a volere onorare un debito di riconoscenza nei confronti di queste donne sconosciute eppure cosi vicine a noi.. Arriva il corteo. C'è una foto bellissima di Vanessa, due occhi scuri che sorridono, una frangetta birichina. In fondo a vent'anni ti puoi permettere tutto perché ti senti forte e quando pensi di avere trovato l'amore allora ti senti invincibile. Com'è lontana l'immagine di quel sacco grigio in fondo alla scarpata! Noi vogliamo ricordarti così Vanessa, bella e sorridente andare incontro alla vita, una vita spezzata un giorno di primavera ad Enna, il capoluogo più alto d'Italia.. di te ci rimangono un paio di scarpe gialle dono di mamma Isabella a cui va il nostro affetto.



* Maria Grasso, Presidente Associazione Donneinsieme "Sandra Crescimanno" Piazza Armerina (En)



Le foto dell'evento raccolte da Tiziana Arena sono in http://www.noidonne.org/fotogallery-dettaglio.php?ID=0078

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