Il "desiderio indecente" di Emma Baeri ha dato vita ad un libro stra-ordinario che racconta "senza pudori" la frustrazione e le rabbie "per quello che poteva essere e non è stato" e che si torce non solo nella sua pancia. Emma è una femminista storica che continua una ricerca che è sempre stata comune perché quello la sua scrittura diventa subito evocazione del patrimonio di tutte. Accomuna la sorellanza nel neologismo "dividua", perché gli "individui", quelli che hanno avuto i diritti civili, hannno impedito che il corpo di donna avesse la propria individualità. Quando a un convegno l'hanno presentata come "storica", ci ha ragionato sopra e proposto la correzione di "impostorica", aggiungendo che, se la storia è "come un orto di ossa", occorre ri-generarla. Il libro è magmatico come è la sua autrice e nche le studiose che seguono la MagistrEmma, come la chiama Elena Caruso. Un piacere ritrovarla immutata come negli anni gloriosi, quando il femminismo seguiva i movimenti antiautoritari, inventava l'autocoscienza e il separatismo, scopriva il self-help e la corporeità femminile ancora non autonoma (nei Sessanta del secolo scorso era quasi una scoperta il "guardarsi con lo specchio"). La ricerca di quegli anni rimeditava il tempo e lo spazio, si domandava se fosse vero che tertium non datur, trovava alternative critiche e Carla Lonzi impegnava tutte a "deculturizzare". La storia comunque indirizzava inesorabilmente verso la polis, in cui sarebbe stato ormai tempo, evocando Olympe de Gouges, di entrare con "corpo di donne". Nel 1997 Emma ha perfino proposto un "preambolo" alla nostra Costituzione, ma resta "quasi una ferita" rendersi conto che non si può fare politica se ogni relazione tace sulla sessualità. Tuttavia "aver valorizzato la sessualità come chiave di lettura della differenza biostorica tra i sessi ha consentito al femminismo di durare oltre la vicenda storica del movimento femminista". Con molti auguri alle bambine della prossima generazione di crescere come individue...
Giancarla Codrignani
Emma Baeri Parisi, DIVIDUA - Femminismo e Cittadinanza, Il Poligrafo, Padova, 2013
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