Emilia-Romagna terra d’asilo, il monitoraggio 2009
Voci dal territorio - Le stime sui rifugiati presenti in regione
Martedi, 02/02/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2010
In Emilia-Romagna i rifugiati risultano circa 4.125, con un incremento delle presenze reali di circa il 25% in un anno. Sono le stime contenute nel quarto monitoraggio sulla popolazione rifugiata in regione, riferiti alla fine di dicembre 2008 e realizzato dal progetto “Emilia-Romagna terra d’asilo”, la rete promossa dalla Regione e coordinata dalla Provincia di Parma con la partecipazione di tutti i Comuni capoluogo e di tutte le Province del territorio.
Il rapporto, dedicato quest’anno al tema “L’accoglienza nell’anno dell’emergenza”, fornisce periodicamente i dati sulle presenza di richiedenti asilo e rifugiati e sulle forme di accoglienza cui hanno accesso queste persone, cittadini stranieri provenienti da altri Paesi in cui è impedito l’esercizio delle libertà democratiche.
Come per le indagini degli anni precedenti, il monitoraggio integra i numeri “ufficiali” forniti dalle Questure di tutte le province della regione sui permessi di soggiorno per asilo politico, protezione sussidiaria o motivi umanitari (complessivamente 2802 alla fine del 2008), con i dati sulle presenze non registrate raccolti grazie agli operatori degli sportelli delle associazioni di tutela o degli Enti Locali, dei dormitori o delle parrocchie, raccolti durante interviste telefoniche o incontri sul campo con i referenti dei diversi sportelli, incontri nei quali sono stati anche visitati i luoghi d’accoglienza.
Secondo i dati forniti al progetto regionale dal Servizio centrale del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (S.p.r.a.r.), nel corso del 2008 sono state 444 le persone accolte nell’ambito dei sette progetti attivi all’interno in regione. Le nazionalità maggiormente presenti sono quelle provenienti da Eritrea (62), Afghanistan (42) e Costa D’Avorio (38). Da un’analisi delle tipologie dei permessi di soggiorno dei beneficiari, emerge che anche nel 2008 la netta maggioranza sia rappresentata dai titolari di protezione umanitaria (e sussidiaria), seguiti dai rifugiati.
Il documento fornisce dunque una “fotografia” il più possibile aggiornata della situazione della popolazione rifugiata, al fine di poter valutare il bisogno di accoglienza e l’adeguatezza delle risposte messe in campo dalle istituzioni locali.
A questo proposito, sul piano dei servizi offerti ai rifugiati, il rapporto tiene conto anche del ruolo fondamentale giocato dalle associazioni di volontariato e dalle forme di accoglienza “amicale” o familiare messe in atto all’interno delle comunità di connazionali. Nel monitoraggio trovano inoltre spazio riferimenti alla situazione nazionale, alla normativa italiana nel campo del diritto di asilo e agli sviluppi in atto a livello comunitario.
Nato nel 2005 da un Protocollo d’intesa in materia di richiedenti asilo e rifugiati, sottoscritto nel 2004 da Regione Emilia-Romagna, Enti Locali, organizzazioni sindacali e realtà del terzo settore, il progetto “Emilia-Romagna terra d’asilo” può attualmente contare sulla collaborazione di trentanove partner.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di favorire l’estensione e il rafforzamento della Rete regionale in materia di diritto di asilo e di contribuire a diffondere su tutto il territorio un livello di accoglienza e tutela programmato e rispettoso dei diritti della popolazione rifugiata, della dignità dei richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione, un monitoraggio costante delle presenze e delle possibilità di accoglienza, ma anche di verifica delle difficoltà di integrazione sociale con proposte di soluzioni, nonché attività di formazione e sensibilizzazione dei cittadini.
Lascia un Commento