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Elvira: il novecento e anche di più, in una sola vita

Elvira: il novecento e anche di più, in una sola vita

UDI - Elvira De Vincenzo era una donna dell’UDI e c’è voluto un intero esercito di mali a disarmarla.

Domenica, 23/06/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2013

Elvira De Vincenzo era una donna dell’UDI e c’è voluto un intero esercito di mali a disarmarla.

Ha lottato per tutto ciò che conta ancora, il patrimonio delle conquiste del novecento, essendo sempre di parte: una comunista, in un partito che non lo era più, femminista. Per tutta la vita ha creduto nelle trasformazioni “dal basso” e non ha mai smesso di credere che un governo potesse assomigliare ai suoi cittadini migliori.

Dal voto alle donne fino al contrasto al femminicidio, dalle lotte per la salute a quelle per la terra, contro le guerre e la corruzione, lei c’era, fin quasi alla fine ed era una forza.

Dura e passionale, severa e pronta a valutare il presente senza relativismi morali, è stata testimone del dolore e della gioia nella conquista della libertà femminile, un conflitto permanente che non l’ha trovata mai disarmata.

Elvira se n’è andata, il suo piccolo corpo non ce l’ha fatta più a contenere tanta memoria e le tante fatiche che ancora voleva prendere sulle sue spalle.

Noi non potremo che amarla ancora lasciando sempre un posto libero per lei.



UDI di Napoli, Donne in nero di Napoli, La rete delle donne di SEL, Comitato legge 194





Elvira non c‘è più

Elvira De Vincenzo è stata fino alla fine una donna dell’UDI e da quando ancora non si chiamava UDI, una di quelle che voleva sempre di più, per tutte le donne.

Nella vita dell’associazione, da Portici “la sua Nazione”, ha avuto sempre la forza di avvertire, di essere critica ed insieme testimone delle condivisioni profonde e senza compromissioni.

Elvira si è guadagnata un posto nella storia, perché letteralmente l’ha fatta in prima linea nelle lotte che contano.

Ha letteralmente scalato il Vesuvio per raggiungere nelle frazioni più remote le donne perché potessero esprimere il loro primo voto.

Nel dopoguerra è stata la figlia ribelle che rivendicava un posto a tutte le figlie ribelli, e dopo le tante guerre contemporanee contro la libertà femminile non ha mai pensato di aver finito il suo lavoro.

I dolori della sua vita personale sono divenuti forza politica, la componente di un lavoro che voleva seriamente, irrinunciabilmente gratuito ed insieme un dovere.

Le lotte per la salute, per l’autodeterminazione, contro la guerra e per la terra le appartenevano e visibilmente, perché Elvira non ha mai vissuto nascosta dietro nessun capo.

Noi l’avremo presente, raccontando l’avventura della sua vita e vivendo con la sua caparbietà.

Ci mancherà

Il Coordinamento Nazionale dell’UDI



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