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Eluana “potrebbe fare un figlio”.

Eluana “potrebbe fare un figlio”.

Eluana Englaro / 1 - Le parole del Presidente del Consiglio “si ripercuotono violentemente su di noi donne perché rimandano ad una esperienza che conosciamo: possiamo restare incinte contro la nostra volontà, o in assenza di essa, solo per un atto di

Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2009

Evocare il corpo fertile di Eluana da parte del Presidente del Consiglio per dare consistenza alla proprie parole e per rafforzare nell’opinione pubblica l’idea che quel corpo è vivo e vitale, ci dice che egli sa come si usano le immagini - vere virtuali simboliche - per comunicare.



Ma le sue parole si ripercuotono violentemente su di noi donne perché rimandano ad una esperienza che conosciamo: possiamo restare incinte contro la nostra volontà, o in assenza di essa, solo per un atto di violenza.



Se a Berlusconi viene in mente questo esempio, è perché una donna può essere ancora rappresentata come un contenitore, e colpisce quanto egli sia in sintonia con il peggiore immaginario maschile che si racconta la donna come passiva, inerme, incosciente.

Ritorna alla mente, tra i tanti, il caso del medico anestesista che addormentava le sue pazienti per abusarne e per fotografarle.



Indigna che Berlusconi usi questa immagine per dire che un corpo è vivo e vitale; indigna che usi una donna per legittimare la presentazione di una legge che priva tutti, uomini e donne, della sovranità

Noi non entriamo nel merito delle scelte che Eluana ha fatto, non ci sentiamo chiamate a prendere decisioni che non ci competono, per le quali pensiamo ci siano Istituzioni adeguate, ma quello che ci colpisce e ci ferisce è che il Governo prenda a pretesto questo dramma per procedere con una legge che non ha nulla a che fare con il testamento biologico, ma che intacca il diritto di ogni cittadino ad autodeterminarsi come previsto dall’Art. 32 della Costituzione.



A noi donne è chiaro che è questo il vero terreno dello scontro, perché abbiamo dovuto lottare per affermare questo principio, per decidere se e quando fare figli, per l’aborto, per la contraccezione, per la sessualità.



La giovane donna sorridente e piena di vita che abbiamo conosciuto attraverso le foto, quella donna, avrebbe potuto fare un figlio. Lo avrebbe fatto dicendo dei sì, decidendo.



Autodeterminandosi.







www.udinazionale.org

www.staffettaudi.org

www.50e50.it



(9 febbraio 2009)

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