L'indice sull'uguaglianza di genere 2015, presentato il 25 giugno a Bruxelles dall'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere (EIGE), rileva che l'Unione europea ha percorso solo la metà del cammino iniziato nel 2005 verso una società rispettosa dell'uguaglianza di genere.
L'indice fornisce un punteggio sull'attività svolta dagli Stati membri in questo ambito e sui progressi compiuti verso l'eliminazione delle discriminazioni basate sul genere. Il punteggio è compreso tra 1 e 100, dove 100 rappresenta lo scenario migliore. A distanza di due anni dalla sua introduzione nel 2013, l'EIGE ha creato una serie temporale dell'indice relativa al 2005, al 2010 e al 2012: il punteggio complessivo dell'indice per l'UE è salito marginalmente, da 51,3 su 100 nel 2005 a 52,9 nel 2012 .
I progressi per Stato membro e per settore, tuttavia, non sono uniformi: alcuni Stati hanno fatto registrare miglioramenti, mentre altri sono regrediti.
"Le significative differenze a livello di progressi compiuti tra gli Stati membri riflettono le diverse scelte di priorità e approcci nell'attuazione delle politiche e nel raggiungimento degli obiettivi dell'UE" ha dichiarato Virginija Langbakk, direttrice dell'EIGE.
La commissaria responsabile di giustizia, consumatori e parità di genere, Vera Jourová, ha sottolineato come "i progressi compiuti verso l'uguaglianza di genere negli Stati membri sono concreti, ma rimangono importanti lacune da colmare. Mi sono assunta l'impegno di superare le disparità di genere che ancora rimangono in Europa. L'indicatore della parità di genere sviluppato dall'EIGE è uno strumento utile per misurare i passi avanti fatti dagli Stati membri verso il conseguimento dell'obiettivo dell'uguaglianza di genere".
L'indice sull'uguaglianza di genere si articola su sei domini principali (lavoro, denaro, conoscenza, tempo, potere e salute) e due domini satellite (violenza contro le donne e disuguaglianze intersezionali). Esso si basa sulle priorità politiche dell'UE e valuta l'impatto delle politiche in materia di uguaglianza di genere nell'Unione europea e da parte degli Stati membri nel tempo.
Nell'indice sull'uguaglianza di genere del 2015, il dominio del potere riflette le maggiori conquiste, con un aumento del valore da 31,4 su 100 nel 2005 a 39,7 nel 2012. Nonostante ciò, gli uomini continuano a essere sovrarappresentati ai vertici dei processi decisionali in tutti gli Stati membri, in ambito sia politico che economico.
Nel dominio del tempo si registra il punteggio più basso (37,6 su 100) dei sei domini principali dell'indice. Ciò riflette la divisione ancora poco equilibrata del lavoro non retribuito tra donne e uomini nella sfera privata, che rimane la principale barriera all'uguaglianza di genere.
Il dominio satellite della violenza mostra che il contesto in cui si registrano episodi di violenza contro le donne, gli atteggiamenti sociali nei confronti di questo fenomeno e la fiducia nelle istituzioni sono tutti elementi fondamentali per comprendere i livelli di violenza contro le donne. I risultati mostrano che la raccolta di dati in questo ambito necessita di uno sforzo concertato da parte degli Stati membri.
L'EIGE, che funge da centro di conoscenza dell'UE sull'uguaglianza tra donne e uomini, ha elaborato questo strumento unico nel suo genere per misurare i progressi compiuti verso il traguardo della parità di genere nell'Unione europea e negli Stati membri. Negli anni scorsi l'indice è diventato sempre più significativo, in particolare dopo che alcuni Stati membri l'hanno adottato come strumento di controllo standard all'interno dei propri sistemi statistici nazionali o regionali (per esempio, Irlanda, Estonia, Lussemburgo e i Paesi Baschi).
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