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Egitto / A ritmo di danza per rompere le barriere

Egitto / A ritmo di danza per rompere le barriere

Fotografi e ballerine insieme per combattere gli stereotipi della società egiziana

Lunedi, 09/01/2017 - Il Cairo. Non è stato semplice, ma un gruppo di artisti esperti di fotografia e di danza ci sono riusciti. E dopo l’iniziale paura, in poco tempo sono riusciti a dare vita ad un progetto con cui combattere due stereotipi. Il primo è quello che vede le donne ancora vittime di una società oppressiva e maschilista ed il secondo che vuole la danza essere solo un’arte alla portata della classe più abbiente

Parte così il progetto “Ballerinas of Cairo”  che ha voluto riproporre l’idea realizzata dal fotografo americano Dane Shitagi più di quindici anni fa, quando iniziò ad immortalare le ballerine tra le strade di New York.

Per Mohamed Taher e Ahmed Fathy, ideatori e fondatori del progetto, nonché registi e fotografi, non si è trattato solo di una sfida alla società, perché, come mostrano le foto, le ballerine ballano per le strade de Il Cairo, ma anche di un vera e propria denuncia contro la chiusura di grandi e piccoli teatri egiziani per la mancanza di fondi pubblici che hanno portato alla disoccupazione molti ballerini e ballerine egiziani che hanno dovuto abbandonare il loro sogno per vivere nella realtà.

Dalle foto scattate a gennaio del 2016 nel quartiere di Heliopolis, in poco tempo il pubblico che seguiva la pagina Facebook è cresciuto, e così i due giovani hanno organizzato altri servizi fotografici con l’appoggio di ballerine professioniste nel quartiere di Garden City e lungo il Nilo.

Ma la cosa più sorprendente per Taher e Fathy è stata proprio la reazione delle persone che hanno incrociato durante i set fotografici. Se qualcuno storceva il naso, come loro stessi raccontano, c’erano altrettante persone che si fermavano e fotografavano a loro volta la scena per poi postarla sui social, trasformando il tutto in un fenomeno virale che navigava su Internet.

Se “Ballerinas of Cairo” è nato con l’idea di far ritornare ai fasti degli anni passati alcuni dei vicoli e delle strade più caratteristici e famosi della Capitale, a distanza di un solo anno c'è la voglia di far crescere il progetto.

Taher e Fathy hanno preso la loro decisione partendo dalla profonda convinzione che oggi il Cairo ha allargato i suoi confini, andando a coinvolgere anche aeree dove la povertà e la disperazione fanno la loro parte nella vita di tutti i giorni.

Per questo motivo il progetto “Ballerinas of Cairo” porta con sé un forte significato sociale attraverso l’unione di due forme d’arte: la danza e la fotografia.

E i due fondatori lo sanno bene e vogliono con tutte le loro forze portare la danza anche lì per accendere l’attenzione su problemi e disagi presenti nella realtà, troppe volte dimenticati dalla gente e dallo Stato. Ma non si vogliono fermare, c’è anche il desiderio di utilizzare in futuro anche i siti archeologici nazionali per attirare quel turismo che da anni diminuisce i suoi numeri a causa dell’instabilità economico/politica del Paese e della minaccia mondiale del terrorismo.

Con oltre sessantamila likes, “Ballerinas of Cairo” è in procinto di organizzare spettacoli e riprese fotografiche anche negli altri governatorati egiziani, e lo farà sperando anche in un riconoscimento ufficiale da parte del governo egiziano che però tarda ancora ad arrivare.



Fotografo: Mohamed Taher

Ballerina: Mireille Azer

Luogo: Cornish El Nil, da cui si vede La Torre de Il Cairo

Dalla pagina “Ballerinas of Cairo”

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