Edith Piaf

Lunedi, 19/10/2009 - Anche quest’anno come successo con i personaggi di Giulietta Masina, Maria Callas e Anna Magnani, l’UDI di Forlì dedica una serata patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Forlì, ad una donna dello spettacolo che per quello che ha rappresentato attraverso la sua immagine pubblica (ma spesso anche in privato), ha coniugato un femminile reale e vissuto cui molte donne comuni si sono sentite vicine e con cui si sono identificate e riconosciute, o più semplicemente che hanno amato. In questo caso, il 10 ottobre alle ore 20,45 presso la Sala Santa Caterina di Forlì in via Romanello n. 8, la serata è dedicata ad Edith Piaf. Voce inconfondibile e personalità unica che per nulla vincolata ad una fragilità che le era stata cucita addosso grazie alla corporatura esile e minuta, nonché ad una scarsa fortuna, ha invece sempre dimostrato forza e coraggio inesauribili. Una donna che ha legato la sua vita alle sue canzoni con le quali ha raccontato le gioie e più spesso i dolori. Grande interprete del filone realista (chanteuse réaliste) e simbolo di una ribellione ed inquietudine che contraddistinse diversi intellettuali della rive gauche, la Piaf è famosa ancora oggi, ad oltre 40 anni dalla scomparsa, grazie a canzoni intramontabili che sono ancora interpretate dai grandi chanconier dell’attuale musica internazionale. Nata a Parigi il 19 dicembre 1915 e morta a Grasse l’11 ottobre 1963, Edith Piaf è stata di recente ricordata anche da un recital di Catherine Spaak a lei dedicato in cui la Spaak dice: “La Piaf con le sue canzoni ha contribuito alla creazione dell’immaginario sentimentale di generazioni di uomini e donne”.

A Forlì Anna Maria Cortini, Martina Dotti, Elisa Giovannetti e la cantante Ophelia, presentate da Angelamaria Golfarelli che è anche ideatrice della serata, grazie anche agli sponsor: gioielleria Il Brillante, Stilnovo i Parrucchieri, Soc. Imbianchini Sanmartinesi e Pasticceria bar La Loggia, ricorderanno Edith attraverso la musica, le canzoni, le immagini, le parole di una donna straordinaria che ha consacrato la sua vita, grazie anche alla sua mirabile voce, a quell’eternità cui solo le esistenze più significative ed autentiche possono ascendere.