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Ecofemminismi / Glossario / Breve storia del denaro

Ecofemminismi / Glossario / Breve storia del denaro

Ma cos’è questa crisi / 2 -

Ribet Elena Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2009

ECOFEMMINISMI

È stata una militante femminista francese a coniare il termine ‘ecofemminismo’ nel suo libro ‘Le féminisme ou la mort’: Françoise d'Eaubonne, la cui vita intrecciò, tra le altre, quelle di Simone de Beauvoir e Jean-Paul Sartre.
Vi sono molte teorie riconducibili al termine ‘ecofemminismo’, in tutto il mondo, già da più di quarant’anni. Con le opportune distinzioni, in generale esse auspicano una nuova etica: solidarietà, coscienza universale, economia sostenibile, energie alternative, modelli di vita ecocompatibili in cui le relazioni prevalgano sulle gerarchie di potere razzista, sessista, classista e antropocentrico.
Tra le ‘ecofemministe’ ci sono economiste, filosofe della scienza, ecologiste newage, storiche, teologhe, attiviste vegetariane e ambientaliste, politiche, scrittrici, poetesse, sociologhe. Ad esempio Ariel Salleh, australiana, teorica del lavoro meta-industriale e del capitalismo come globalizzazione del patriarcato. Petra Karin Kelly, fondatrice del partito Verde tedesco, uccisa nel 1992 forse dal partner. Tra le italiane, ricordiamo Mariarosa Dalla Costa, Elisabetta Donini, Carla Ravaioli. Diamo loro la parola.

“Esiste un rapporto tra dominio della natura e dominio della donna. Da un punto di vista economico la connessione si riferisce allo sfruttamento di donne e natura come risorse naturali a costo zero. Da un punto di vista politico possiamo pensare a istituti come la scienza e la tecnologia con i loro forti pregiudizi androcentrici contro donne e natura”.
Barbara Holland-Cunz (Germania) [“Capitalismo Natura Socialismo” anno terzo n. 1 marzo 1993]

“Quantità e violenza sono le due categorie determinanti, sul piano simbolico come su quello operativo, di questa realtà, che molti ormai sentono necessario e urgente cambiare".
Carla Ravaioli (Italia) [Ambiente e pace una sola rivoluzione – Disarmare l’Europa per salvare il futuro, 21 aprile 2008]

“La Madre Terra era centrale per la cosmologia organica, che è stata minata dalla Rivoluzione Scientifica e dall'ascesa di una cultura orientata al mercato”.
Carolyn Merchant (Stati Uniti) [The Death of Nature, 1980].

“Uomo/donna, naturale/artificiale, corpo/mente, sono dualismi concettuali basati sul predominio di un elemento sull'altro. Nella tradizione occidentale sono esistiti persistenti dualismi e sono stati tutti funzionali alle logiche e alle pratiche del dominio sulle donne, sulla gente di colore, sulla natura, sui lavoratori, sugli animali: dal dominio cioè di chiunque fosse costruito come altro col compito di rispecchiare il sé”.
Donna Haraway (Stati Uniti) autrice del Manifesto Cyborg.

“Mentre la scienza è venuta a significare oggettività, ragione, freddezza, potere, la femminilità ha assunto il significato di tutto ciò che non appartiene alla scienza: soggettività, sentimento, passione..”.
Evelyn Fox Keller di famiglia russa di origini ebraiche, è nata negli Stati Uniti.

“Si dovrà allargare l’orizzonte del materialismo storico fino a spiegare rapporti diversi da quelli economici […] le donne attraversano e riattraversano la cosiddetta sfera del pubblico e del privato; i confini della loro vita sono controllati dalla violenza maschile”.
Mary Mellor (Gran Bretagna) [“Capitalismo Natura Socialismo” op.cit.]


“Senza la distruzione della ricca industria tessile dell'India, senza il controllo del commercio di spezie, senza il genocidio delle tribù native americane, senza la schiavitù africana, la rivoluzione industriale non avrebbe dato gli stessi risultati di benessere per l'Europa ed il Nord America”.
Vandana Shiva (India) [Ode Magazine, 28 novembre 2005]


GLOSSARIO

Bolla finanziaria/Bolla speculativa. La bolla finanziaria o speculativa, come dice la parola stessa, è qualcosa che prima o poi ‘scoppia’. La bolla speculativa è quella fase del mercato caratterizzata da un aumento consistente dei prezzi. Accade quando soggetti, per interessi propri, immettono quantità del bene in oggetto, diffondendo nel mercato la sensazione che questo possa essere appetibile, determinando un veloce e consistente aumento della domanda, con conseguente aumento del prezzo. A un certo momento questo bene non è più richiesto perché il prezzo è troppo elevato e la domanda cade perchè il bene è privo di valore intrinseco o è sopravvalutato. È accaduto per l'Information and Communication Technology e nel mercato immobiliare. Gli effetti che ne derivano possono essere sovrapproduzione, disoccupazione e aumento del debito.

Bolla ambientale. Si potrebbe definire il limite di sostenibilità ambientale, dovuto alla produzione e a tutti i sistemi interconnessi, dai rifiuti alla raccolta differenziata, dalla mobilità al riscaldamento, dall’energia all’alimentazione, dal consumo all’inquinamento dell’acqua, dall’agricoltura all’industria.

Commercio equo e solidale. Forma di attività commerciale internazionale che mira a combattere sfruttamento e povertà legate a cause economiche, politiche o sociali, attraverso cui favorire aziende economicamente sane, garantendo ai produttori e ai lavoratori dei paesi in via di sviluppo un trattamento economico e sociale equo e in particolare osservando, tra l’altro, il divieto di lavoro minorile, l’impiego di materie prime rinnovabili, la formazione.

Economia keynesiana. Scuola economica basata sul pensiero dell’economista inglese John Maynard Keynes (1883-1946) che sostiene la necessità dell'intervento pubblico nell'economia con misure di politica fiscale e monetaria. Keyens è anche considerato fondatore della moderna macroeconomia.

Finanza etica. Approccio verso gli strumenti finanziari che tiene conto delle fasce più povere della popolazione e verso settori quali l’ambiente, lo sviluppo sostenibile, i servizi sociali e culturali, la cooperazione internazionale. Fanno parte di questo sistema il cosiddetto microcredito e l’investimento etico.

Gruppi di Acquisto Solidale (GAS). Sono gruppi di persone che, a partire da un approccio critico al consumo, resistendo cioè all’impulso dell’acquisto non consapevole, scelgono di acquistare prodotti di qualità, prodotti locali, alimenti da agricoltura biologica o equivalenti, secondo principi di equità e solidarietà rispetto ai produttori, ai lavoratori, ai popoli del sud del mondo, all’ambiente. Regolamentati nel 2007 dalla Commissione di Bilancio del Senato sono definiti come ‘soggetti associativi senza scopo di lucro costituiti al fine di svolgere attività di acquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi, senza applicazione di alcun ricarico esclusivamente agli aderenti, con finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale in diretta attuazione degli scopi istituzionali con finalità etiche e con esclusione di attività di somministrazione e vendita’.

Impronta ecologica. E’ una ‘misurazione’ della domanda dell'umanità sulla biosfera, in termini di superficie di terra e mare necessarie alla produzione delle risorse utilizzate e all'assorbimento dei materiali di scarto. Valuta il nostro ‘peso ambientale’ sul pianeta.

Malsviluppo. Termine coniato da Vandana Shiva, attivista ambientalista indiana laureata in fisica quantistica e in economia. Il termine si riferisce al modello patriarcale per indicare uno sviluppo ‘deforme, un malfunzionamento del sistema’ e per sottolineare il legame con un approccio che ‘combina la dominazione sulle donne a quella del capitale sulla natura e sugli individui’ portando con sé la distruzione della natura, lo sfruttamento del ‘capitale naturale’, la negazione dei bisogni fondamentali, la crescita della povertà.

Prodotto Interno Lordo (PIL). Valore complessivo di beni e servizi prodotti all'interno di un Paese in un certo tempo e destinati a consumi finali, investimenti, esportazioni. Molti ritengono che il prodotto interno lordo non sia indice della qualità della vita, anche perché a livello contabile non vengono fatte distinzioni tra attività pericolose (le guerre, ad esempio) e, inversamente, molte attività utili che non vengono nemmeno registrate poiché non producono flussi monetari: il volontariato, le attività domestiche, dare la vita. Tra i sostenitori di questa ‘revisione’ del PIL, Patrick Viveret, autore del libro ‘Ripensare la ricchezza. Dalla tirannia del Pil alle nuove forme di economia sociale’.

Spazio bioproduttivo. ‘È lo spazio che serve al nostro consumo, fornendoci alimenti, energia e altre risorse, e a riciclare i nostri rifiuti: il pianeta ha 51 miliardi di ettari di terra, ma solo 12 miliardi di essi sono bioproduttivi. Dato che nel mondo siamo ormai sei miliardi e mezzo di persone, ognuno di noi avrebbe a disposizione 1,8 ettari di spazio riproduttivo’. Serge Latouche

Sviluppo sostenibile. Il concetto di sviluppo sostenibile è abbastanza recente, e numerosi sono i pensieri, le critiche e le regolamentazioni nazionali e internazionali che possono essere ricondotte ad esso. In generale si può dire che sia una forma di sviluppo che, preservando qualità e quantità delle riserve naturali e delle risorse, resti compatibile con equità sociale ed ecosistema. Tra le riflessioni sul concetto di ‘sviluppo sostenibile’ ci sono l’idea di un equilibrio tra economia, ecologia ed equità, la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni, la sopravvivenza e il benessere di tutte le specie viventi.


BREVE STORIA DELLA CREAZIONE DEL DENARO

“L'origine della banca risale a quando l'oro era il denaro vero e proprio e, come tale, lo custodiva l'orefice nel suo magazzino. Siccome l'oro era molto pesante e scomodo da muovere, il denaro in circolazione erano partecipazioni di questo denaro metallico. Un giorno, l'orefice pensò che poteva chiedere interessi per il prestito di queste partecipazioni e per compensarlo cominciò a pagare un interesse minore ai depositari di questo oro; così cominciò in Europa il business bancario. Questo sistema aveva il problema che la possibilità di prestar denaro era chiaramente limitata dalla quantità d'oro in circolazione; allora gli orefici, già convertiti in banchieri, inventarono il sistema di riserva frazionaria, che consiste nel fatto che ci sia solo come riserva una parte di quello che realmente si presta. O, detto in altra maniera, a partire da un denaro reale si crea denaro dal nulla in una proporzione che, tenendo conto che non ritireranno tutti il loro denaro in una volta, non pone mai in difficoltà i banchieri al momento di restituire i depositi.” Così Enric Duran racconta la storia della creazione del denaro in un articolo. Conosciuto anche come il Robin Hood delle banche, Duran è un attivista anticapitalista catalano che nel settembre scorso ha annunciato di aver frodato circa mezzo milione di euro ad alcune banche spagnole chiedendo e ottenendo prestiti senza fornire alcuna garanzia. Con il denaro così ottenuto avrebbe finanziato movimenti no global. Dice Duran “Solo fra il 3 e il 5% del denaro in circolazione è stato creato dalle banche centrali, il resto lo creano le banche private attraverso crediti e complessi sistemi di speculazione finanziaria. […] Quando una banca concede un credito sta creando la somma principale del credito, però non il denaro corrispondente agli interessi che la banca fará pagare al debitore durante la vita del prestito. Dato che tutto il denaro in circolazione si crea sotto forma di debito con interesse, possiamo concludere che il denaro per restituire tutti gli interessi del debito semplicemente non esiste.”

Fonte:
http://polaris.moviments.net:8000/it/el-95-del-denaro-e-creato-da-banche-private

(2 marzo 2009)

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