Login Registrati
EBRAICITÀ AL FEMMINILE.  Artiste del Novecento a Padova

EBRAICITÀ AL FEMMINILE. Artiste del Novecento a Padova

EBRAICITÀ AL FEMMINILE. Otto artiste del Novecento in mostra a Padova

Domenica, 25/08/2013 - EBRAICITÀ AL FEMMINILE.

Otto artiste del Novecento in mostra a Padova



di Maria Cristina NASCOSI SANDRI



La Giornata Europea della Cultura Ebraica, giunta quest'anno alla quattordicesima edizione, si terrà domenica 29 settembre prossimo, un appuntamento imprescindibile con la cultura, la storia e i luoghi di un popolo con radici antiche, ma, da sempre, autenticamente rivolto al il futuro. Durerà fino al 13 ottobre 2013.

A Padova, come afferma l'Assessore alla Cultura, Andrea Colasio:

“L'Amministrazione comunale ha accolto con slancio l'idea di allestire una grande e ricca mostra in occasione della Giornata europea della Cultura Ebraica…”.

Così, promossa dal Comune di Padova, Assessorato alla Cultura – Settore Attività Culturali, sostenuta dalla Comunità Ebraica di Padova ed allestita negli spazi espositivi del Centro Culturale Altinate San Gaetano, sabato 31 agosto prossimo si aprirà EBRAICITÀ AL FEMMINILE. Otto artiste del Novecento.

La mostra offre lo spunto per riflettere sull'identità di genere, sullo spazio e sul ruolo della donna nella tradizione ebraica e, più in generale, per favorire la conoscenza e la comprensione di una realtà come quella della Comunità Ebraica, da anni ben radicata sul territorio cittadino”.

L'esposizione presenta, intorno ad una protagonista come Antonietta Raphaël, altre sette importanti artiste ebree del Novecento, delineando così una storia dell’arte italiana in un'ottica prima di tutto femminile e poi specificamente ebraica. L'iniziativa intende dare “il giusto risalto a quelle esperienze femminili che sono state in grado di trasformare una condizione di minorità sociale in una ragione di affermazione, di indipendenza creativa, tali da valorizzare sia le loro esistenze che la vita culturale del nostro paese”.

“Se artisti quali Modigliani, Cavaglieri o Cagli sono stati ampiamente studiati e rappresentati anche al grande pubblico, artiste come Antonietta Raphaël o Adriana Pincherle sono figure di secondo piano nel mondo artistico contemporaneo o per lo meno non ancora abbastanza conosciute - afferma Marina Bakos, che cura l’esposizione insieme a Virginia Baradel.

Da non dimenticare che, in seno alla tradizione ebraica, il valore della cultura è sempre stato basilare nella formazione individuale e collettiva. Valga per tutti l’esempio di Margherita Sarfatti - musa ispiratrice o, meglio, vero Pigmalione in gonnella di Benito Mussolini - che leggeva i classici romantici nelle lingue originali (Goethe in tedesco, Ruskin in inglese, Stendhal in francese) ed all’inizio del ’900 era già apprezzata giornalista d’arte, destinata a diventare intellettuale di grande spicco (e mal tollerata dagli apparati politici del regime) della fondamentale stagione del Novecento Italiano.

In mostra, la Raphaël sarà presente con una ventina di selezionatissime opere, quasi una piccola, ma sentita monografia. Intorno a questo nucleo, le altre sette artiste, Lotte Frumi, Alis Levi, Gabriella Oreffice, Eva Fischer, Adriana Pincherle, Silvana Weiller, Paola Consolo, saranno documentate ciascuna con una decina di opere di particolare rilievo, dando vita ad un'indagine mai così organicamente sviluppata in Italia, prima d'ora.

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®