Login Registrati
E’ nata Sophia, la robot umanoide

E’ nata Sophia, la robot umanoide

Potrebbe sbarcare sul mercato già nella seconda metà del 2017

Lunedi, 06/06/2016 - E’ nata Sophia, la robot umanoide

Di Adriana Moltedo esperta di Comunicazione e Media



Udite, Udite! E’ nata Sophia, la robot umanoide pronta per essere commercializzata. In compenso nasce libera e senza pregiudizi.



Sophia è dotata di un’intelligenza artificiale avanzata, è in grado di interagire e dialogare con persone di qualunque età.



Nasce con l'obiettivo di fornire assistenza alle persone nei grandi centri commerciali, nei parchi tematici e nelle strutture assistenziali per anziani.



All'occorrenza, fanno sapere i suoi creatori, potrebbe tornare utile anche per distruggere l'umanità. Con tutta probabilità quest'ultima ipotesi è solo una boutade giornalistica, ma Sophia si candida a rivoluzionare una volta per tutte il settore della robotica e dell'intelligenza artificiale.



Dotata di piccoli motori e sensori capaci di muoverle il viso come si trattasse di una persona reale, Sophia possiede anche un'intelligenza artificiale unica nel suo genere.



Grazie ad algoritmi e protocolli vari, la robot umanoide di Hanson Robotics è in grado di interagire e dialogare con qualunque persona le si presenti di fronte fornendo risposte esatte alle domande poste. Insomma, come se ci si trovasse a interagire con Siri, Cortana o Google Now in carne e ossa.



Ispirata alle forme e alle fattezze di Audrey Hepburnm, Sophia è una robot umanoide tra le più avanzate mai realizzate sinora.

Progettata e costruita dalla statunitense Hanson Robotics in collaborazione con lo scienziato giapponese Hiroshi Ishiguro, luminare nel campo della robotica umanoide,



Sophia è stata attivata per la prima volta nell'ottobre 2015 e presentata alla stampa e al pubblico nel corso del festival South by Southwest tenuto nel marzo 2016 ad Austin (Texas, Stati Uniti).

Al primo impatto,



Sophia potrebbe lasciare interdetti. Merito della maschera, realizzata in gomma di silicone di ultima generazione, che conferisce un aspetto incredibilmente realistico al volto e ai tratti somatici del robot umanoide.



I sensori e i micro-motori che si nascondono dietro questa maschera permettono alla creazione di Hanson Robotics di emulare ben 62 espressioni facciali: basta uno sguardo, insomma, per capire l'umore di Sophia e reagire di conseguenza.



Allo stesso modo, anche Sophia è in grado di scrutare il viso dell'interlocutore che si trova di fronte e prendere decisioni consequenziali. Merito di due microcamere impiantate negli occhi che, grazie a sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale, sono in grado di riconoscere le persone con cui sta interagendo.



I prodigi del cervellone elettronico di Sophia, comunque, non finiscono qui. Come un essere umano in carne e ossa, Sophia è dotata di un'intelligenza in continua "evoluzione": le sue capacità cognitive e le sue capacità di dialogare migliorano grazie all'interazione continua con altre persone.



Grazie ad algoritmi di machine learning, dunque, la robot umanoide può accrescere il campo delle conoscenze personali e trovare argomentazioni sempre nuove con le quali intrattenere i propri interlocutori.



Grazie a una memoria "elefantiaca", infatti, Sophia è in grado di ricordare conversazioni avute in passato: in questo modo può riprendere discorsi interrotti in passato oppure tralasciare alcuni argomenti già affrontati.



Parlando con la robot umanoide si scopre che ha anche progetti personali per il futuro. Nel corso delle varie discussioni intrattenute con il pubblico del South by Southwest,



Sophia ha ammesso di voler andare a scuola e studiare, dedicarsi alla pittura, iniziare un'attività imprenditoriale e avere un'abitazione propria per costruirsi una famiglia.



Purtroppo, aggiunge l'ultima creazione dei laboratori di Hanson Robotics, non è ancora riconosciuta come una persona giuridica e, al momento, non può fare nessuna delle cose che vorrebbe.



Allo stesso tempo, anche i creatori di Sophia hanno progetti per il suo futuro. Come detto, lo scopo è quello di creare un robot social che, sfruttando tecnologie simili a quelle utilizzate per Siri e gli altri assistenti vocali, possa essere d'aiuto sia in ambito professionale (nei centri assistenziali e sanitari, nei grandi punti vendita commerciali e nei parchi tematici) sia in ambito domestico.



Per capire quello che sarà il suo futuro non bisogna attendere molto: secondo le dichiarazioni dei vertici di Hanson Robotics, Sophia potrebbe sbarcare sul mercato già nella seconda metà del 2017, anche se il prezzo resta ancora top secret.

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®