Venerdi, 15/07/2011 - Dalla conferenza stampa del 7 Giugno, nella quale si parlava del clamoroso "scippo" del quale stavano (e stanno) per essere oggetto le donne, ad oggi, la situazione è precipitata drasticamente, e non in modo positivo,visto che si parla della consistente cifra di 4 miliardi che rischiano di non essere impiegati come era stato stabilito: nel welfare per le donne.
Il 14 Luglio, in Parlamento, si è discussa la manovra finanziaria e così ci si è dati appuntamento vicino la Colonna di Piazza di Monte Citorio, tutte insieme. Infatti con un'azione congiunta Pari o Dispare e Se non ora quando, si sono ritrovate in una sorta di grande prova generale per sincronizzare le forze e le energie. La giornata era perfetta e sembrava sostenere, a livello logistico, le donne che si sono ritrovate di fronte il Parlamento italiano accomunate da un'unica indignazione contro lo "scippo". All'iniziativa sono accorse anche alcune parlamentari come Emma Bonino e Flavia Perina le quali hanno sottolineato e ribadito, con entusiasmo e con i megafoni, che "Noi non ci stiamo più! Le donne d'Italia non sono più disponibili a farsi rubare il futuro e a farlo rubare alle proprie figlie. Diciamo no ad una finanziaria misogina e diciamo no a tutte quelle manovre contro le donne nel Parlamento e fuori, ogniqualvolta si proverà a rimandarle a casa! No ad una finanziaria misogina che siccome colpisce noi colpisce tutto il paese."
L'obiettivo di questa pacifica iniziativa è stato di coalizzarsi per affrontare insieme una battaglia comune per i diritti delle donne.Come giustamente afferma convinta una signora presente: "E come al solito ce lo prendiamo in saccoccia noi." Più chiara di così!
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