Società/ Lotta al carovita - Dal supermercato, al distributore di benzina, alla farmacia i prezzi sono saliti alle stelle. Contro il caro vita arriva, con successo, lo “sciopero della spesa”
Conti Viola Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2005
Settantotto italiani su cento hanno staccato tutte le spine decretando il successo dell’iniziativa di protesta di IntesaConsumatori (Federconsumatori, Adoc, Codacons e Adusbef), segno che il caro-vita è molto sentito e comincia a diventare un problema serio con cui milioni di italiani devono fare i conti giorno per giorno. Il primo black out volontario di massa (un italiano su tre per cinque minuti non ha consumato energia) è stato accompagnato fino alle 13.30 alla rinuncia all’acquisto di almeno un prodotto. Tra i soggetti che hanno aderito alla manifestazione dello scorso 14 settembre vi sono le forze sindacali -CGIL, CISL e UIL e CGIL PosteTelegrafi-, i partiti politici -Verdi, Ds, Comunisti Italiani, Margherita, Rifondazione Comunista e Lista Consumatori- e altre categorie ed associazioni nazionali come Coldiretti, Cia, Unione Inquilini nazionale, R.D.B (Rappresentanze di Base), pensionati CGIL, comitati studenteschi, associazioni e persino una squadra di calcio, l’Akragas di Agrigento. Dall’indagine su tariffe e servizi realizzata da parte dell’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori per conto di IntesaConsumatori, dal 2001 ad oggi gli aumenti dei servizi, delle tariffe e persino di molti generi alimentari hanno inciso pesantemente sulle spese degli italiani, che sono cresciute in maniera esponenziale. Le tre associazioni dei consumatori hanno sintetizzato in 11 punti le richieste al Governo per ridurre i prezzi e frenare il caro-bolletta ed hanno annunciato iniziative e mobilitazioni se non si prenderanno presto misure urgenti volte a garantire salari, lavoro e sviluppo del Paese.
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