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Due uomini a confronto

Due uomini a confronto

Note ai margini - Obama e Cofferati... l’impegno politico è in contrasto con il ruolo di genitori?

Castelli Alida Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2008

Forse è un lusso permettersi collegamenti, magari inattuali, ma che toccano le stesse sensibilità. Io, però, mi permetto certi lussi. Poco tempo fa sono stata colpita come molti, a giudicare dalla risonanza sulla stampa, dalle dichiarazioni del Sindaco di Bologna Sergio Cofferati, che ha dichiarato di volersi “ritirare” dalla politica, in particolare di non volersi più ricandidare come Sindaco, perché avendo avuto un figlio, all’età di 60 anni, da una compagna residente a 300 km di distanza voleva fare il padre. Già allora il gesto non mi ha commosso, a differenza di molti, e in sintonia con alcune. Non mi ha commosso perché mi risulta che un figlio lo aveva già avuto anni fa, e ciò nonostante ha continuato a fare il sindacalista, anche con successo.

Non mi ha commosso perché credo che l’impegno politico sia compatibile con una maternità o una paternità. Anzi, negare questa compatibilità vuol dire, a mio parere, nel nostro Paese, negare la possibilità per le donne di occuparsi di politica, se madri, vista la scarsa propensione degli uomini, dei padri, ad occuparsi della prole, (1% di padri che chiedono i congedi parentali, o giù di lì). Quindi il Sindaco Cofferati di fatto ci ha detto: “no single?, no party (politics)!”

Ironizzare, forse è rimasta una delle poche opportunità di certi momenti, ma credo che sia una vera arma di sopravvivenza. Anche perché se le bordate, tanto per cambiare, ci vengono dai “presunti” amici, che cosa ci possiamo aspettare dai nemici?

O la politica, l’impegno politico nei partiti è una missione per singoli, o qui, qualcuno ci vuol prendere in giro giocando sui temi che le donne con fatica hanno cercato di portare nella politica, e cioè - in sintesi - che occuparci del futuro di una città, di un paese, non può essere in contrasto con la vita, con il ruolo anche di genitori, così come le donne fanno, faticosamente, da noi più che in altri posti, nel mondo del lavoro. Affermare che l’impegno politico è in contrasto con il ruolo di genitori vuol dire anche che i datori di lavoro fanno “bene” quando licenziano le lavoratrici in stato di gravidanza, utilizzando le famose “dimissioni in bianco” che si sono garantiti visto che dopo meno di 6 mesi la legge che le poteva evitare, è stata dismessa dall’attuale Governo.

Ma dopo poche settimane, dalla “folgorazione” di Cofferati, Barak Obama viene eletto Presidente degli Stati Uniti. Ha 2 figlie e una moglie. I cittadini di cui è diventato Presidente sono circa 300 milioni, Bologna ha quasi 400 mila abitanti.

Quindi mi viene spontanea la domanda, come farà Obama? Chi sta barando?





(2 dicembre 2008)

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