Sud Africa/ Zimbabwe - Nel nuovo rapporto di Amnesty, numerosi gli esempi di violazioni del governo nonostante il monito della Commissione africana sui diritti umani e dei popoli
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2005
Da anni in Zimbabwe si operano arresti arbitrari di centinaia di difensori dei diritti umani, comprese le attiviste del gruppo Women of Zimbabwe Arise.
Centinaia di persone comuni, impegnate a proteggere i diritti dei propri connazionali, sono andate incontro a intimidazioni, arresti, aggressioni e torture ad opera di un governo intenzionato a occultare le violazioni dei diritti umani. “Il governo deve garantire che i responsabili siano portati di fronte alla giustizia e che le leggi che violano gli standard e le norme internazionali sui diritti umani siano abolite” ha dichiarato Clara Spagnoletta, responsabile del coordinamento Africa del sud della Sezione Italiana di Amnesty International.
In un nuovo rapporto, intitolato ‘Difensori dei diritti umani sotto assedio’, Amnesty International documenta gli abusi di potere commessi allo scopo di impedire ai difensori dei diritti umani di criticare pubblicamente le autorità e denunciare il loro comportamento. Il rapporto cita numerosi esempi di violazioni ai danni dei difensori dei diritti umani, tra cui:
- - il coinvolgimento della polizia in diverse gravi aggressioni e l’assenza di provvedimenti giudiziari;
- - gli attacchi sistematici all’indipendenza dei giudici e degli avvocati, attraverso ripetute minacce e aggressioni che hanno costretto molti di loro a dimettersi o ad andare in pensione;
- - l’uso di leggi repressive, per chiudere gli organi d’informazione indipendenti;
- - il ritorno in auge di leggi introdotte sotto il precedente regime della minoranza bianca, come l’Atto sulle organizzazioni private di volontariato;
- - l’introduzione di una legislazione sulle Organizzazioni non governative, che vieta agli organismi internazionali di operare nel paese e restringe gravemente l’ambito d’azione di quelli locali;
- - l’uso dei mezzi d’informazione controllati dal governo per intimidire i difensori dei diritti umani e screditare la Commissione africana sui diritti umani e dei popoli e il suo recente rapporto sullo Zimbabwe.
Amnesty International ha chiesto al governo di porre fine alle persecuzioni nei confronti dei difensori dei diritti umani e di ritirare tutte le leggi che violano gli standard internazionali sui diritti umani. Ha chiesto inoltre di assicurare inchieste indipendenti su tutti i casi di aggressione, tortura, arresti arbitrari e detenzioni illegali ad opera della polizia e di portare i responsabili di fronte alla giustizia.
”Questo attacco combinato contro i difensori dei diritti umani la dice lunga sul modo in cui il governo intende nascondere le violazioni e impedire le critiche nei confronti del proprio operato. Anche la Commissione africana ha chiesto allo Zimbabwe di ritirare le leggi usate per impedire le attivita’ dei difensori dei diritti umani. È giunto il tempo che il governo attui in pieno le raccomandazioni contenute nel rapporto della Commissione africana” ha concluso Clara Spagnoletta.
(13 maggio 2005)
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