Ferraguti Isa Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2006
E’ uscito nel mese di ottobre 2005 il bellissimo libro dell’amica giornalista Elena Bellei, 'Mater dove finisce la terra' (ed. Incontri). Quale miglior modo per presentarlo se non attraverso la prefazione del poeta dialettale sassolese Emilio Rentocchini: “…in questo romanzo, la morte improvvisa ed impropria della madre innesca, nella protagonista, un processo di recupero profondo della sua figura e dell’universo borghese che l’ha sostenuta e ne ha “subito” la presenza attiva. A questa prima vicenda si intreccia quella di Annina, la partigiana, la donna del Lupo, la ribelle, l’importuna, la matta. Cosa leghi queste due storie, così distanti nel tempo e nelle caratteristiche delle protagoniste è il segreto che tiene insieme il libro. Non si tratta però di un “saggio” sulla morte, bensì di un romanzo sulla crescita cioè sulla vita nel suo momento di sua massima espressione. Cresce innanzitutto la presa di coscienza della figlia, circa la natura profonda e magmatica della madre; cresce poi nel contempo, la percezione articolata dello sviluppo economico e sociale di un periodo, quello del secondo dopoguerra e del boom; cresce anche, pagina per pagina, l’idea che l’esistenza materna, abbia significato la sopravvivenza della famiglia come modello sociale; cresce infine, parallelamente, nel corso della lettura la figura misteriosa, greve e aleatoria insieme a cui solo il viaggio iniziatici di colei che narra darà un volto ormai perduto. “… ciò che più importa è che in Mater dove finisce la terra i fatti narrati, le persone scandagliate in verticale, le due storie intrecciate, si inseriscono naturalmente, nella grande storia, ci raccontano di sé per illuminare di emozioni e riflessioni e sguardi e silenzi vivi l’esistenza di tutti”.
(16 giugno 2006)
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