Pedagogika.it anno 2014 n.1 - In questo nostro paese “adultocentrico”, orientato al consumo e ad un continuo insopportabile “presente”, occorre, secondo noi, scommettere fortemente sul futuro, risignificare e rivalorizzare l'infanzia...
Mercoledi, 26/03/2014 - Retoriche dell'infanzia e buoni sentimenti relegano i discorsi sull'educazione a stanchi riti appassiti sul presente e incapaci di creare speranza. Porre le basi per un felice e fruttuoso sviluppo personale, significa creare le premesse per avere in futuro dei cittadini competenti, consapevoli di diritti e doveri, solidali, attenti, inclusivi e tolleranti.
La cura, il rispetto ed il riconoscimento del bambino nella prima infanzia sono peraltro molto più efficaci degli interventi riparativi che si possono effettuare successivamente con l’assistenza sociale, i corsi di recupero scolastico, l’ordine pubblico, il welfare, mai così in crisi.
Chi si occupa di educazione dell'infanzia (genitori, educatori, nonni, docenti, allenatori, etc.) ha oramai la consapevolezza dell'importanza di educare “con dolce fermezza” partendo dalle peculiarità e potenzialità del singolo e tiene conto che un bambino è un soggetto attivo, curioso, interessato a conoscere e capire, capace di interagire con coetanei e adulti, anche al di fuori dei legami parentali.
Sappiamo anche però che l'immaginario e la cultura dell'infanzia vengono influenzati dai media, dalla pubblicità, dal marketing, dal cinema, dalla letteratura, dai social network …
Quale immagine, idea, significato di infanzia emerge dal racconto dei media contemporanei? Quale ruolo viene dato all'infanzia nella società di oggi? Come questo immaginario influenza il mondo della educazione?
Cosa si fa nelle grandi città e nell'Italia degli ottomila campanili perché i servizi dedicati ai bambini nella prima e nella primissima infanzia non rappresentino solo un fastidioso adempimento e un poco sostenibile costo? Quali esperienze innovative, quale logica di investimento?
In questo nostro paese “adultocentrico”, orientato al consumo e ad un continuo insopportabile “presente”, occorre, secondo noi, scommettere fortemente sul futuro, risignificare e rivalorizzare l'infanzia, interrogarsi sul senso e il valore di tale scommessa; leggere e capire cosa accade intorno a noi, in Italia e non solo, in materia di promozione di diritti ed opportunità, di percorsi educativi, di riappropriazione di un sano rapporto con l'ambiente; significa riprendere a ragionare sui progetti di vita: esplorare e documentare tutto ciò che può contribuire a ridare centralità ad un periodo cruciale nella crescita dell'individuo.
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