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Doppia preferenza di genere alle prossime elezioni regionali

Doppia preferenza di genere alle prossime elezioni regionali

Il Consiglio dei Ministri accogliendo l’appello di 'Noi Rete Donne' e di un nutrito gruppo di costituzionaliste che da decenni lavorano sul tema della democrazia paritaria

Venerdi, 26/06/2020 - Roma, 25 giugno 2020.  Apprendiamo da Adnkronos che in Puglia e in Liguria, alle prossime elezioni regionali, che si terranno a settembre, si voterà con la doppia preferenza, per garantire l'equilibrio di genere nei rispettivi Consigli regionali e nel rispetto della Legge 20 del 2016 a cui le due Regioni non si erano ancora adeguate.

Lo avrebbe deciso il Consiglio dei Ministri accogliendo l’appello di 'Noi Rete Donne' e di un nutrito gruppo di costituzionaliste che da decenni lavorano sul tema della democrazia paritaria, sottolineando la relazione tra qualità del governo e della democrazia e maggiore presenza delle donne nei luoghi istituzionali.

A maggio la nostra Rete aveva scritto al Presidente Conte e al Consiglio dei Ministri
per evidenziare che due delle Regioni che sarebbero andate al voto in autunno non avevano ancora adeguato le loro leggi elettorali alle disposizioni volte a garantire l’equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei Consigli regionali, disattendendo oltre che la legge, i principi della nostra Costituzione che con l’art.3 si è posta l’obiettivo di garantire una effettiva eguaglianza tra i cittadini e le cittadine e con l’art. 51 di promuovere con azioni positive l’accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive.

Esprimiamo soddisfazione per questa decisione del Governo poiché l'obiettivo della piena integrazione delle donne nei processi decisionali e nella rappresentanza politica e istituzionale è funzionale alla reale attuazione del modello democratico,
che fonda la sua legittimazione sulla piena e libera partecipazione di tutti i cittadini e le cittadine alla vita pubblica.
Ricordiamo però che Piemonte, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano non hanno adeguato le loro leggi regionali alla norma nazionale e auspichiamo che si ponga rimedio al più presto a questo vulnus antidemocratico e iniquo per rendere finalmente compiuto il nostro sistema rappresentativo.


Per NOI RETE DONNE
Daniela Carlà, Marisa Rodano, Laura Onofri, Patrizia Del Giudice, Lorena Saracino, Mirella Ferlazzo, Alessandra Volpe

Il ministro Boccia ha scritto a Noi Rete Donne: pdf


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