Cara Direttora - Riflessioni di una lettrice di Noidonne
Mariarosa Caporali Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2006
Quote rosa o costola di Adamo? Non ci sorprende che il Presidente del Consiglio abbia dato quella
"sconveniente" risposta sull'argomento riguardante le donne in politica. Non ci meraviglia più di tanto, ma ci costringe per l'ennesima volta a pensare che davvero non abbia mai avuto a cuore il progetto di legge sulle "quote rosa" così pesantemente sconfitto e deriso, soprattutto dai Parlamentari del Centro Destra e che in extremis è riuscito a passare solo per la trasversalità dei voti che la Prestigiacomo ha chiesto all'opposizione. Non credo che il Presidente abbia avuto una amnesia, è certo che per lui le donne sono solo una categoria dal momento che le ha relegate alla sola funzione di madri e mogli. Prendiamo atto che il presidente ha snobbato l'argomento, trovandosi in difficoltà e impreparato. Come se la grande Manifestazione di Milano del 14 gennaio 2006 in difesa della 194 si sia svolta in un altro paese e non in Italia ed ha mostrato a tutto l'elettorato femminile la scarsissima attenzione alle richieste delle donne in un paese da lui governato in cui la rappresentanza femminile si riduce a poco più del 10 % in parlamento.
Come se corsi" Donne, politica ed istituzioni" patrocinati dal Ministero per le pari opportunità non si siano mai svolti in questo paese e non abbiano mai coinvolto le università italiane.
Non ci voleva molto per capire che non solo non ha a cuore le donne ma che esse sono ancora vissute come un'appendice dell'uomo, ancora la "costola di Adamo" e dunque del peggiore e meschino articolare di un pensiero maschilista e offensivo nei nostri confronti. Noi donne non siamo relegabili ad una categoria ma siamo più della metà della forza dignitosa di questo paese che spero si ricordi di questo meschino trattamento il 9 e il 10 aprile prossimi, ricusando uomini
politici così e non concedendo loro più alcuna fiducia. Lo ricordiamo anche a Prodi, che almeno nelle intenzioni espresse durante il faccia a faccia, utilizzando comunque l'infelice espressione delle "quote rosa", qualcosa promette. Sappia che noi donne vigileremo con estrema attenzione, anche perché nel programma dell'Unione non abbiamo visto molto e anche lì siamo state annoverate tra le categorie deboli. Ci piace ricordarvi che la rappresentanza delle donne in politica è un indicatore certo di democrazia. Noi vogliamo più democrazia e quindi più donne in politica. Basta pensare che le donne siano qualcosa che sta a qualcos'altro!
* Associazione Amiche di ABCD (Ateneo Bicocca Coordinamento Donne)
(17 aprile 2006)
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