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Dopo e oltre lo Tsunami

Dopo e oltre lo Tsunami

Trento, 'Asia Questaltromondo' - Pre World Social Agenda torna la manifestazione a partire dal 15 maggio

Bartolini Tiziana Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2006

Giornate speciali a Trento a metà maggio e con la manifestazione "Asia QuestAltroMondo" si punta l'attenzione della World Social Agenda sui grandi temi sociali ed internazionali che coinvolgono miliardi di abitanti del Pianeta. Dopo l'Africa e l'America Latina, "Asia: oltre la paura. Cooperazione. Diritti. Riconciliazione" è il titolo dell'evento che attraverso autorevoli testimonianze offrirà un volto dell'Asia diverso dallo stereotipo che vuole quell'immenso continente condannato alla povertà estrema nelle sconfinate campagne o nelle periferie delle megalopoli. Esiste anche un'altra Asia di cui relatrici di fama mondiale sono testimoni: è la poliedrica realtà di un continente tanto vasto quanto vario che cambia e non si rassegna. Al centro della conferenza vi è la donna. E' dal 1998 che la WSA sceglie la donna come testimone privilegiato per raccontare e capire trasformazioni e speranze, se è vero che sulla donna (ed il suo corpo) si scaricano tensioni sociali e politiche che ne limitano diritti e libertà, in Asia come altrove. Si ricomincia quindi da e grazie alla donna, perché in India e nel Sud-est asiatico come altrove le donne e il loro coraggio rappresentano un efficace strumento di cambiamento e promozione dei diritti di tutti. C'è un'Asia che si batte contro corruzione e sfruttamento del lavoro, che fa dello sviluppo sostenibile e del commercio equo-solidale la propria idea di modernità, che crede e lavora per il dialogo tra fedi e comunità e sono donne autorevoli ed importanti a raccontarla.

Chea Vannath, cambogiana candidata al premio Nobel per la Pace nel 2005. Memoria del genocidio operato dai Khmer Rossi nel suo Paese, attualmente è presidentessa del Centro per lo Sviluppo Sociale (CSD) di Phnom Phen, organizzazione non-governativa che sostiene il buon governo attraverso l' istituzionalizzazione di valori e principi democratici e di lotta alla corruzione. E Chea Vannath, in occasione della World Social Agenda trentina, interverrà proprio sul delicato rapporto tra passato, memoria storica e presente della nuova Cambogia.

Kezevino Aram, medico induista e direttrice dello "Shanti Ashram", importante punto di riferimento in India per le buone pratiche in campo ambientale e sociale. A partire dai principi gandhiani di nonviolenza e Progresso per tutti, Aram interverrà sui temi del dialogo interreligioso e della mobilitazione sociale come strumenti di educazione e sviluppo umano. Kezevino Aram è inoltre esponente della Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace e consulente del Governo Indiano su vari temi legati al mondo dell'infanzia, dei giovani e dello sviluppo rurale.

Charito Basa, presidentessa dell'organizzazione di migranti Filipino Women's Council, è nata nelle Filippine ma risiede da anni in Italia, dove si occupa di promuovere il ruolo delle donne migranti impiegate nel settore domestico privato. È inoltre consulente e collaboratrice di numerose organizzazioni italiane e straniere e di varie Agenzie delle Nazioni Unite, occupandosi di diritti umani, migrazioni e cittadinanza. Interverrà alla World Social Agenda parlando dei paradossi di un Paese d'emigrazione, povertà e conflitto sociale come le Filippine, dove tuttavia operano movimenti e associazioni popolari tra i più attivi del continente.

Meera Bhattarai, fondatrice e presidentessa dell'Association Craft Producers, la prima organizzazione non profit nepalese ad occuparsi di commercio equo-solidale. Fondata nel 1984, la ACP raggruppa oggi oltre mille artigiani (90% donne) ed è presente in tutto il Paese con programmi innovativi rivolti alla formazione, alla protezione ambientale e delle condizioni di lavoro. Meera Bhattarai interverrà sul rapporto tra commercio equo-solidale e sviluppo umano e sociale, temi dei quali si occupa da oltre vent'anni anche come rappresentante nazionale di Fair Trade International. La sua attenzione è rivolta soprattutto al lavoro femminile e alla sua promozione.
La manifestazione, promossa da Associazione Tremembè, Unimondo, Fondazione Fontana, Cinformi, Cooperativa Mandacarù, con il patrocinio e il sostegno della Regione Trentino Alto Adige, l’Assessorato alla Solidarietà della Provincia di Trento, l’Assessorato alla Cultura e Solidarietà del Comune di Trento, della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, prevede molte altre iniziative. Dal 12 maggio al 24 maggio Palazzo Thun ospita una
Mostra di tessuti provenienti da Asia e America Latina ed è arricchita da una serie di cortometraggi sui produttori di seta e cotone in India appartenenti alla rete del commercio equo e solidale. Un documentario racconterà la vita delle artigiane del deserto del Kuch (India Nord Occidentale): alcuni dei loro pezzi più preziosi ricamati in seta si potranno ammirare nelle sale espositive. Durante la mostra bambini e adulti potranno partecipare a laboratori di batik, colorazione della seta con colori naturali (fiori, frutti, cortecce), block printing, e tessitura di piccoli braccialetti. Le Cene dell'Altro Mondo, veri e propri "laboratori culinari" che porteranno nelle serate tra il 16 e il 18 maggio il dialogo in tavola con piatti provenienti dalla Cina, Tibet e Thailandia, da Israele e Palestina, da India, Pakistan e Sri Lanka. Le vere protagoniste delle Cene saranno le comunità asiatiche del Trentino che faranno conoscere alla città piatti, danze e tradizioni dei loro Paesi. Si potrà gustare il Plain Naan, pane pakistano cotto nel forno tandoor con Riso Byriani, il chay secondo la ricetta dello Sri Lanka o ancora il Kow Pad della cucina thailandese.
Atteso lo spettacolo della compagnia dei monaci tibetani dell'Handong Kamtze, una delle più rinomate compagnie di danza tibetana sacra e folkloristica, che giunge in Italia con l'intento di condividere il proprio vasto patrimonio culturale con il mondo occidentale. La compagnia, che conta 13 elementi, risiede nel monastero di Sera-je, ricostruito nel sud dell'India. Ed è proprio dal sud dell'India che i monaci-artisti raggiungeranno Trento per dare vita all'arte della danza secondo l'antica spiritualità buddhista.

Informazioni: www.worldsocialagenda.org
Le foto (Cavagna / ufficio stampa PAT) sono relative all'edizione 2005


(11 maggio 2006)

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