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Donne uccise dai loro cari - Casa delle donne di Bologna

Donne uccise dai loro cari - Casa delle donne di Bologna

Nel nostro Paese ogni 3 giorni una donna è uccisa da un uomo che conosceva, che amava. Sono femminicidi, frutto di una cultura patriarcale che contrasta la libertà della donna

Lunedi, 19/07/2010 - Riceviamo dalla Casa delle donne di Bologna e volentieri pubblichiamo.



"Avremmo voluto, in questi giorni scanditi dal susseguirsi di omicidi di donne, esporre un segno di lutto dalle nostre finestre, forse oscurare il nostro sito web.

Dovremmo, in realtà, portare segni di lutto ogni giorno. Noi sappiamo che mediamente nel nostro Paese ogni 3 giorni una donna è uccisa da un uomo che conosceva, che amava. Noi accogliamo ogni giorno donne che subiscono violenza. Noi ogni anno parliamo con almeno 500 donne che decidono di ricostruire la loro autonomia, proteggersi, far cessare la violenza che subiscono dai mariti,fidanzati, conviventi, padri, ex.

Sappiamo che tutte le donne che subiscono violenza rischiano di essere uccise dalla violenza; sappiamo che le donne che chiedono aiuto stanno facendo qualcosa perché questo non avvenga, mosse dalla paura e dalle minacce che ricevono, tutti i giorni da troppi giorni.

Da 5 anni la Casa delle donne di Bologna promuove e pubblica la ricerca “Femicidi” basata solo sulle notizie di cronaca riportate dalla stampa nazionale, dato dunque sottostimato dalle scelte editoriali. Gli omicidi “passionali” come qualche giornalista si ostina ad appellarli non hanno niente che riguardi l’amore né, tanto meno, niente che ricordi il gesto improvviso.

Sono solo il tragico epilogo di tragiche storie, taciute o messe a tacere.

I femminicidi infatti, come le morti quotidiane di queste donne ci dimostrano, ed a differenza della rappresentazione che se ne dà nei media, non sono causati nella maggior parte dei casi da raptus improvvisi, né sono il frutto di disagio psichico, economico o sociale, bensì originano da una profonda e radicata cultura patriarcale che vuole la donna non già soggetto autonomo, ma di volta in volta relegata nei ruoli tradizionali di madre o moglie oppure corpo a disposizione del desiderio maschile, velata o velina a seconda del contesto.

Chiunque abbia notizia, per motivi personali o professionali, di donne che subiscono violenza non sottovaluti il pericolo che questa donne corrono. Molti sono i soggetti a cui, a vario titolo, ci si può rivolgere anche solo per chiedere informazioni.

I Centri antiviolenza ci sono e, ogni giorno, ascoltano e accolgono donne che subiscono violenza".



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Tel. 051 – 333173

info.casadonne@women.it

www.casadonne.it

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