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Donne in TV / Lavoro interinale / Over 40

Donne in TV / Lavoro interinale / Over 40

Italia / Torino / Biella - Alessandra Servidori sulla rappresentazione delle donne in tivù / una ricerca sulle agenzie interinali / Donne OVER 40: esperienza e professionalità

Ribet Elena Lunedi, 15/02/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2010

Donne in tivù, appello al Presidente della Repubblica

Alessandra Servidori, Consigliera Nazionale di Parità, è tra le firmatarie dell’appello rivolto al Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, al Presidente della Rai, Dr. Paolo Garimberti, al Presidente dell’Agcom Prof. Corrado Calabrò oltre che all’On. Sergio Zavoli, On. Claudio Scajola, On. Paolo Romani e alla Ministra delle Pari Opportunità, On. Mara Carfagna.

Nell’appello si fa riferimento al rinnovo del Contratto Nazionale della Radiotelevisione e si chiede la massima attenzione sul tema della rappresentazione delle donne: “Da più parti della società civile emerge con crescente urgenza la necessità di un nuovo corso per la figura femminile nelle trasmissioni radiotelevisive ma esso, tuttavia, stenta a trovare un terreno concreto di sbocco. […] Il servizio pubblico, per primo, potrebbe svolgere un ruolo specifico nel rimuovere l’ostacolo prodotto di fatto da una visione parziale dell’immagine femminile, promuovendo una rappresentazione rispettosa della dignità umana, culturale e professionale delle donne”. Le firmatarie riprendono le proposte dell’appello di Gabriella Cims, responsabile dell’Osservatorio Direttiva Servizi Media Audiovisivi del Dipartimento Comunicazioni, (pubblicato su Rainews24 del 29/11/2009: ‘Solo la bellezza fa audience?’), e discusso in dibattiti pubblici promossi anche dal CPO Enea e dal CPO del Ministero dello Sviluppo Economico. Le richieste sono:

- che il servizio pubblico trasmetta programmi ad hoc sulla vita reale delle donne;

- che il Contratto di Servizio contenga specificatamente i temi delle pari opportunità e della lotta alla violenza sulle donne;

- l’adozione di un Codice di Autoregolamentazione.

Le prime firmatarie: Mirella Ferlazzo, Elisa Manna, Teresa Chironi, Francesca Brezzi, Elisabetta Strickland, Annabella Souhodolsky, Maxia Zandonai, Oriana Calabresi, Patrizia Cenci, Donatina Persichetti, Flavia Barca, Layla Pavone, Lucia Visca, Marina Cosi, Laura Frati Gucci, Giacinta Prisant, Daniela Cascone, Serena Romano, Alessandra Servidori, Rosanna Oliva, Daniela Bellisario, Barbara Vecchietti, Ornella Del Guasto, Elisa Manacorda, Alessandra Alessandri, Nella Condorelli, Adele Quercia, Lorella Zanardo.



Torino / Interinale in chiave di genere

Le Consigliere di Parità di Torino hanno presentato un rapporto di ricerca utile alla comprensione del fenomeno del lavoro interinale e alla individuazione di possibili aree di intervento e di sviluppo rispetto al ruolo di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro. La ricerca condotta con dati Adecco, raccolti ed elaborati dal laboratorio FRAME diretto dalla prof.ssa Luciano, ha avuto inoltre il merito di creare un fruttuoso dialogo con le agenzie interinali. Si legge in una nota ufficiale: “Il lavoro interinale come importante novità normativa introdotta in Italia alla fine degli anni novanta ha assunto nel tempo una certa stabilità coinvolgendo circa il 2% dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti (di cui il 44% donne); viene utilizzato prevalentemente da aziende medio-grandi dell’industria e del terziario, soprattutto nel centro nord”.

La ricerca ha voluto sondare le conseguenze che questa forma di lavoro ha sulla carriera professionale delle persone a seconda dell’età, del genere, del tipo e livello di qualificazione in virtù anche del ruolo di mediazione tra lavoratore/trice e azienda svolto dall’agenzia. Quali elementi possono favorire discriminazione? Quali contribuire ad attenuarli? La ricerca ha aperto il confronto con le agenzie interinali mettendo a fuoco l’importanza di azioni di orientamento e di formazione per le persone, ma anche del personale interno.

La ricerca si è basata su un campione di 600 curricula che hanno avuto contratti interinali in un significativo arco di tempo (2002-2008) e tra i dati emersi risulta che le donne, inserite più nel terziario (settore turistico e alberghiero, servizi alle imprese, commercio e amministrazione) hanno percorsi leggermente meno frammentati degli uomini che sono impiegati prevalentemente nell’industria, ma con inferiore possibilità di crescita professionale. “In generale - conclude la nota - a correre maggiori rischi di mobilità discendente o di disoccupazione sono le persone che svolgono la loro prima missione interinale a un’età elevata, quelle che hanno accumulato numerosi episodi di disoccupazione, le persone con un titolo di studio elevato”. E sono per lo più donne.

Per maggiori informazioni: www.consiglieraparitatorino.it



Biella / Donne OVER 40: esperienza e professionalità

Il progetto “Donne Over-40: esperienza e professionalità”, promosso dalle Consigliere di Parità in collaborazione con la Provincia di Biella e realizzato da KAMI comunicazione, si è rivolto alle imprese e al territorio biellese con l’obiettivo di promuovere le donne adulte nel mercato del lavoro valorizzandone le esperienze acquisite, le competenze e la forte motivazione verso il lavoro.

Un progetto innovativo che ha coinvolto 16 donne over-40, attualmente disoccupate, in un percorso orientativo attraverso cui hanno potuto valorizzare l’esperienza formativa e professionale ed utilizzare strumenti promozionali per favorire l’ingresso nel mercato del lavoro. Grazie al progetto le lavoratrici dispongono di una video-presentazione personalizzata (della durata di 2-3 min.) in cui raccontano la loro esperienza formativa e lavorativa, le competenze acquisite ma anche le motivazioni e le aspirazioni al lavoro. I video, utilizzati anche dalla banca dati del Centro per l’impiego per presentare le lavoratrici alle aziende biellesi, sono un’importante occasione per le aziende che, oltre al risparmio di tempo nella selezione del personale, hanno la concreta possibilità di superare alcuni stereotipi ancora molto diffusi, per cui genere femminile ed età si incrociano dando vita a una drammatica doppia discriminazione, e di poter altresì avvalersi di valide competenze sul territorio.

 

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