Nel mese di marzo il Comune di Foiano della Chiana organizza “Donne in Primo Piano”, una serie di eventi culturali per valorizzare artiste e scrittrici, anche legate al territorio della provincia di Arezzo, che, nella consapevolezza delle proprie potenzialità, hanno dato consistenza allo slancio creativo con produzioni di rilievo.
Sabato 6 marzo, alle ore 17.00, presso la Sala Conferenze Biblioteca Comunale, in Piazza Cavour 7, viene presentato il romanzo “Aracne” di Alida Viti. Introduce il professore Nicola Caldarone, intervengono Franco Parigi, Antonia Annunziata Canale e Marcello Fatucchi. È presente l’autrice. Nata il 25 luglio 1982, cresciuta nelle campagne della Valdichiana con la passione della lettura e della scrittura, Alida Viti ha scritto il suo primo racconto alle scuole elementari. “Un giorno, leggendo le parole nella nota in fondo ad un libro di Stephen King, uno dei miei autori preferiti, è nata ‘Aracne’. La nota diceva: per scrivere bene, scrivi delle tue paure, sono la cosa che conosci meglio.” Ambientato in Africa, con personaggi divisi fra amore e odio, eccitazione e freddezza, rabbia e controllo, il romanzo palpita di vita e di magia.
In occasione della Festa della Donna, lunedì 8 marzo, alle ore 21.00, presso la Galleria “Furio del Furia”, in Via Solferino 9, viene proiettato il film “Caramel” di Nadine Labaki, con Ismail Antar, Joanna Mkarzel, Silhame Haddad. Al termine della proiezione vengono offerti torta “Mimosa” e brindisi. A Beirut alcune donne lavorano in un istituto di bellezza. In quel microcosmo colorato e pieno di sensualità, donne di diverse generazioni, parlano di loro stesse, si scambiano confidenze e raccontano le loro storie.
Si prosegue sabato 13 marzo, alle ore 17.00, presso la Sala Conferenze Biblioteca Comunale, con la presentazione della raccolta di poesie “Magnificat” di Cristina Annino. Introducono la serata Luca Benassi, curatore del libro e Marco Corsi, ricercatore presso l’Università di Firenze. Intervengono Franco Parigi e Marcello Fatucchi. È presente l’autrice. Cristina Annino, nata ad Arezzo da madre foianese, attualmente vive e lavora a Roma. Ha pubblicato “Non me lo dire, non posso crederci” (1969), “Ritratto di un amico paziente” (1977), “Boiter” (romanzo, 1979), “Il Cane dei miracoli” (1980), “L’udito cronico” (in Nuovi Poeti Italiani, Torino, Einaudi, 1984), “Madrid” (1987), “Gemello Carnivoro” (2001), “Canopo” (in collaborazione con il pittore Ronaldo Fiesoli, 2002), “Casa d’Aquila” (2008). Avendo cominciato a comporre poesie nell’infanzia, può vantare la stima dell’allora vecchissimo Corrado Govoni, Giuseppe Ungaretti poi, nel tempo, di tutto il più significativo ambiente letterario fiorentino da Mario Luzi, a Carlo Betocchi, Luigi Baldacci, Oreste Macrì, frequentando i caffè letterari Pavskoski e il caffè San Marco sede allora dei giovani del Gruppo 70. Poetessa, romanziera, pittrice (fa parte dell’agenzia d’arte spagnola Artelista), Cristina Annino è una delle figure più importanti e appartate nel panorama contemporaneo. La casa editrice Puntoacapo ha recentemente pubblicato “Magnificat (Poesie 1969-2009)” a cura di Luca Benassi, che antologizza l’intera opera della poetessa aretina, ormai irreperibile, insieme a una sezione inedita. Il libro, con prefazione di Stefano Guglielmin, è corredato da un’antologia della critica, lettere inedite alla poetessa di Franco Fortini, Luigi Baldacci e Giovanni Raboni, e un bibliografia completa.
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