Giovedi, 08/03/2018 - L’ormai ex-parlamentare PD Donata Lenzi (quella che, per intenderci, ha portato a termine l’iter faticosissimo del cosiddetto “fine vita”), in un suo messaggio di fine-mandato constata: “Per la prima volta il Pd di Bologna non ha eletto donne bolognesi. Anche andando indietro nei decenni non è mai successo. La responsabilità primaria è dei segretari a tutti i livelli, non è stata neanche data la possibilità delle primarie o almeno di una decisione in direzione. d'altronde chi volete avesse il coraggio di andare in direzione e dire le donne no lasciamole a casa e magari aggiungere tanto loro un lavoro ce l'hanno. Alcuni penseranno che di fronte al terremoto elettorale questo sia un tema di poco conto. Personalmente lo ritengo la dimostrazione ennesima di distacco dalla realtà. Aggiungo che suona come un giudizio pesantemente negativo rispetto al nostro lavoro, anche se in testa in tutti gli indici di produttività, e negativo verso le donne che si impegnano a tutti i livelli perché neanche una di loro è stata ritenuta degna di correre. C'è una sola risposta ed è fare da sole, ma ci sarà tempo per farlo.”
Dopo una campagna elettorale in cui siamo sparite come genere, anche se non ho verificato (anche perché nessuno dei media lo segnala) quale sarà la presenza numerica femminile nella nuova legislatura. Tanto nessuna si è proposta come pronta a rendere onore al genere…. tanto abbiamo il grande beneficio di una legge che obbliga a farci posto…..
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