Mercoledi, 29/06/2011 - Un'autentica preoccupazione serpeggia in Parlamento a proposito dell'innalzamento dell'età pensionabile delle donne. Le proteste in corso, data la mancata utilizzazione per misure a sostegno delle donne ( per l'avviamento al lavoro e la conciliazione tra lavoro e famiglia) del "tesoretto" accumulato con l'innalzamento dai 60, ai 65 anni dell'età pensionabile delle dipendenti pubbliche si accompagnano, in queste ore, all'accensione dei riflettori sul prossimo Consiglio dei Ministri convocato per Giovedì. Lì dovrebbe essere varata la manovra economica e al suo interno "si dice" anche un nuovo innalzamento dell'età pensionabile delle donne. Questa volta riguarderebbe le lavoratrice del settore privato e "si dice" il risparmio che ne deriverebbe farebbe entrare nelle casse dello Stato ben 10 miliardi di Euro: più del doppio del tanto conteso tesoretto. Le donne dell'opposizione sono già sul piede di guerra e si indignano:"Il Governo spreme le donne come limoni" dice la senatrice Vittoria Franco del PD "da una parte toglie gli anni di pensionamento anticipato rispetto agli uomini e che avevano il valore di una compensazione per il doppio lavoro svolto in precedenza , dall'altra traduce i tagli agli enti locali e alla scuola in tagli ai servizi offerti alle famiglie e infine non compensa con altre misure di sostegno alla donna lavoratrice il risparmio ottenuto con l'eliminazione del sostegno offerto dal pensionamento anticipato." Questo dimostra quanto contano le donne per Berlusconi : "nulla!" conclude la senatrice Franco.
Intanto si tenta anche di sensibilizzare le donne della maggioranza perchè si oppongano a questa nuova misura giudicata ingiusta per il genere "donna". Dal Pdl per ora non vengono segnali ma molte speranze si concentrano sulle contrarietà che la Lega oppone al varo di questa annuale manovra.
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