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Donne in Parlamento: cosa, chi/Acqua, Bene comune - di Paola Avetta

Donne in Parlamento: cosa, chi/Acqua, Bene comune - di Paola Avetta

Cosa accade in Commissione Ambiente dopo il referendum

Lunedi, 04/07/2011 - Nella Commissione Ambiente della Camera, l'opposizione è in fermento dopo che 26 milioni di Italiani si sono pronunciati con il SI

affinché l'acqua resti un bene comune e non venga affidata ad un  libero mercato che su un servizio essenziale per la vita farebbe

ricadere interessi di bottega.

Da tempo infatti l'opposizione ha depositato dei Disegni di legge che trattano proprio del dovuto controllo su tutta la gestione dell'acqua,

dalla sua abduzione nelle case, fino al suo smaltimento nelle fogne. E in Commissione Ambiente della Camera era cominciata la discussione sui vari problemi connessi a tariffe, depuratori, fognature e via di seguito. Poi l'esame, come spesso avviene, si era fermato per fare

spazio a provvedimenti giudicati più urgenti , ma ora l'opposizione, e in particolare l'on Raffaella Mariani, del PD premono affinché l'esame

riprenda e con la determinazione di arrivare davvero alla complessiva riforma del sistema di gestione dell'acqua. A creare allarme,

nell'opposizione, è stato il fatto che con il decreto Sviluppo si sta dando il via ad una Agenzia che dovrebbe regolare il mercato

dell'acqua ma che, dice l'on Mariani, non è assolutamente nel solco tracciato dal responso referendario. Innanzitutto perché si tratterebbe

di una Agenzia controllata dal Governo e quindi priva delle garanzie di imparzialità che fornirebbe invece una Autorità indipendente, e

poi perché il problema acqua verrebbe così affrontato non prendendo il toro dalle corna, ma iniziando dalla coda. Se si vuole affrontare

responsabilmente il problema, dice la Mariani, smettiamo di pensare che i problemi richiedano qualche nomina per essere affrontati e cominciamo a esaminare innanzitutto perché la gestione dell'acqua é in crisi e cerchiamo di definire una normativa organica, una sorta di legge

quadro, per dare trasparenza ed efficienza di servizio a tutto il sistema. Il Governo per ora non sembra troppo sensibile alle richieste

che l'opposizione fa, forte anche dell'esito del Referendum. L'istituzione dell'Agenzia non è stata cancellata dal Decreto: "un

brutto segnale" dice la Mariani che ora si batte sul versante della Commissione Ambiente perché almeno con la ripresa dell'esame dei

provvedimenti depositati si dia un segnale di attenzione nei confronti della volontà popolare.

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