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Donne in nero di Piombino per la pace

Donne in nero di Piombino per la pace

Giovedì 21 novembre presidio per un cessate il fuoco e per dire basta alla logica bellicista del NEMICO

Martedi, 19/11/2024 - Le donne in nero di Piombino sono preoccupate per le conseguenze che potrebbero scaturire dall’autorizzazione del Presidente Biden all’uso di missili statunitensi contro la RUSSIA.
Alla fine dello scorso mandato, il Parlamento europeo votò una risoluzione che, appellandosi all’uso delle armi, si prefiggeva lo scopo della sconfitta della Russia, che fu così designata come nuovo nemico.
L’Europa unita fatta di Popoli amici che sarebbe dovuta andare dall’Atlantico agli Urali, aveva così creato una frattura al suo stesso interno, snaturando i suoi principi fondanti.
L’Europa sognata e voluta per eliminare il termine stesso di guerra dalle Costituzioni dei Paesi membri, pensata come attrice capace di spegnere focolai di guerra nel mondo e di accendere speranze, ha finito per riprodurre teorie e ideologie che non le appartenevano.
Siamo giunti ad un limite pericoloso; e se Biden è a fine mandato, l’umanità non può rischiare di finire con lui.
Diciamo basta alla logica bellicista del NEMICO.
Il popolo russo non è nostro nemico, così come non lo è il popolo ucraino..
Non dobbiamo accettare di essere coinvolti in derive bellicistiche decise altrove.
Troppo spesso sentiamo parlare di un possibile conflitto nucleare come di un’ordinaria possibilità: questa è follia. Vista la tecnologia utilizzata nei recenti scenari di guerra, sappiamo che ogni conflitto, può causare un potenziale genocidio in quanto “diretto alla distruzione, in tutto o in parte, di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”.
Non vogliamo appiattirci sulla dissennatezza della guerra, in Europa come in Medio Oriente, in Africa come in Asia.
Non accettiamo la deriva di una guerra civile permanente che, spacciandosi per democrazia, porti l’umanità al baratro.
Auspicando che l’Europa insorga contro il mandato dell’uso di missili a lungo raggio sul territorio russo, torniamo a ribadire che l’unica salvezza nasce dal dialogo.
Chi vuole la pace non invia armi, questo è il nostro slogan.
Facciamo appello al mondo dei “pacifici” affinchè si uniscano a noi nella richiesta della diminuzione delle spese militari in Italia come in Europa.
Torniamo in piazza a chiedere il CESSATE IL FUOCO. Ora basta!
Donne in nero, Piombino 

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