Melchiorri Cristina Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2007
Ho 40 anni e sono laureata in sociologia della comunicazione. Per anni mi sono impegnata per realizzarmi nel lavoro organizzando concerti musicali e mettendoci sempre tanta grinta ed entusiasmo per riuscire in un mondo che è caratterizzato da una forte presenza maschile. Dico questo perché oggi le cose sono cambiate. Sono madre di due splendidi gemelli di 3 anni e ora comprendo come la stessa motivazione, forza, e piacere che usavo nel portare avanti compiti molto complessi ed impegnativi nel lavoro, siano presenti nel crescere i miei figli.
Dopo aver avuto i bambini non me la sono più sentita di rientrare nella professione, perché mi sembrava impossibile conciliare i due mondi, e mi sono impegnata a tempo pieno nel “lavoro” di madre che è un compito molto difficile. A settembre i bambini andranno all’asilo e io sto cercando la spinta per tornare nel mondo del lavoro. Mi chiedo infatti se le mie prestazioni saranno le stesse di prima.
Linda Ferrari - Bologna
Ho 32 anni e da 5 sono responsabile di progetti di comunicazione di clienti di un’importante società di Public Relations romana. Ho lavorato molto per raggiungere questa posizione e la mia è una carriera viva e piena di successi professionali. In questa fase della mia vita, però, con il mio compagno stiamo pensando di “imbarcarci” in un’avventura più grande cercando un figlio.
Anche se la scelta è condivisa, ho qualche dubbio sull’eventuale rientro al lavoro dopo la maternità… riuscirò a seguire carriera e famiglia? Temo che l’essere madre mi cambi e che una pausa cambi troppo la mia prospettiva e mi faccia “uscire dal gruppo”.
Valeria Springhetti - Roma
Care Linda e Valeria, colgo l’occasione per rispondere a entrambe, sul tema delicato della maternità e del lavoro. Le donne sono sempre chiamate a decidere di investire contemporaneamente nei diversi settori della vita, siano essi la carriera, la famiglia o la crescita dei figli e questa è una qualità, tipicamente femminile, che dovrebbe essere riconosciuta e rispettata da tutti. Vorrei tanto che noi donne diventassimo maggiormente consapevoli dei nostri pregi!
La dote di riuscire a mettere molto vigore in qualunque cosa facciamo e di trovare sempre le riserve di energia per misurarci su “diversi fronti è una prerogativa tutta femminile, spesso sconosciuta all’“universo maschile”, più improntato verso obiettivi “unici”.
Consiglio a tutte le donne di non avere dubbi sulla propria capacità di essere delle brave madri e contemporaneamente delle donne in carriera. È la natura stessa ad averci dotato di tutta la creatività necessaria per realizzarci sia come donne che come madri.
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