Login Registrati
Donne in campo

Donne in campo

Confagricoltura - L’ambiente, la qualità degli alimenti, la capacità di tenere vive le tradizioni locali, rappresentano il percorso naturale dell’attività agricola al femminile

Donatella Orioli Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2006

Nell’immaginario collettivo il mondo agricolo sembra per lo più popolato da uomini, scadenzato da ritmi di lavoro poco appropriati ad una donna.
Questa visione induce all’errata convinzione che le donne siano più presenti nella vita familiare e meno nell’attività aziendale, anche se di fatto la realtà si presenta in maniera molto diversa.
In particolare, negli ultimi decenni, il lavoro della donna in agricoltura è fortemente cambiato, non solo grazie alle ritrovate capacità imprenditoriali delle donne, che a dispetto del passato sono cresciute professionalmente anche in questo settore, ma anche grazie ai mutamenti che in generale l’agricoltura ha subito e che consentono alle donne di condurre l’attività in piena autonomia.
Al nord più che al sud la concentrazione di donne titolari di imprese agricole non ci lascia indifferenti, numeri rilevanti che si accompagnano ad un modo di fare impresa attento all’innovazione ed alla diversificazione. Senza contare che temi quali l’ambiente, la qualità degli alimenti, la capacità di tenere vive le tradizioni locali, rappresentano il percorso naturale dell’attività agricola al femminile.
Il lavoro in agricoltura, spesso eredità dell’attività familiare, non viene più considerato dalle donne come un ripiego occupazionale, ma diviene un lavoro scelto per passione o per puro spirito imprenditoriale. Le donne oggi, nonostante i problemi (carenza di politiche specifiche, mancanza di servizi di sostegno per conciliare l’attività professionale con la vita familiare) e i rischi di un settore in continuo mutamento, gestiscono aziende sempre più grandi in settori produttivi spesso strategici o di punta, pensiamo al vitivinicolo oppure al biologico senza contare l’interesse per attività come quella agrituristica. Se questa presenza riuscirà a consolidarsi, l’agricoltura in generale non potrà che trarne beneficio in termini di dinamismo e crescente abilità.
Per questo motivo la Confagricoltura dell’Emilia Romagna, di fronte all’assenza di un raccordo politico sociale che dia merito e valore all’attività delle donne del settore, sta cercando di dare più spazio alla tematica femminile, attivando iniziative idonee non solo ad informare ed aggiornare le imprenditrici sulle opportunità offerte dall’agricoltura (basta pensare all’attenzione riservata dalle linee guida del nuovo piano di sviluppo rurale) ma anche a creare dei percorsi formativi che sappiano andare incontro alle esigenze di professionalità di chi fa impresa.
L’obiettivo è portare all’attenzione dei vari interlocutori, pubblici e non, le problematiche e le difficoltà che le donne in agricoltura devono affrontare quotidianamente, non solo nell’ambito strettamente lavorativo (pensiamo alla questione dell’accesso al credito oppure alla scarsa presenza delle imprenditrici nei vertici delle organizzazioni di rappresentanza) ma anche nella vita privata, su temi quali la maternità (problema sentito da tutte le donne che svolgono un lavoro autonomo), gli asili e molto altro ancora.
La speranza è che l’attenzione su questo tema si palesi con iniziative sempre più concrete che sottolineino con la giusta visibilità l’importanza che le donne rivestono nel settore agricolo e più in generale per il mondo economico.

Ha collaborato Annarita Gallicchio (resp.le dell’imprenditoria femminile per Confagricoltura Emilia-Romagna)
(13 novembre 2006)

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®