Di madre in figlia - Più istruite, molto impegnate nel sociale, assenti nei luoghi della rappresentanza: ma alle donne la politica interessa?
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2007
MADRE
Rosa M. Amorevole
Penso che…
Sia giunto il momento di cambiare. Diverse le proposte di legge, la campagna 50&50 dell’UDI, rappresentano simbolicamente una richiesta di cambiamento. Penso sia abbastanza triste vedere un’Italia rappresentata solo da uomini nei salotti della politica.
Le giovani donne…..
Sono interessate alla politica, a frequentare e a rappresentare. Dobbiamo dir loro che è importante, per segnare un effettivo cambiamento, acquisire esperienza. A rispettare il passato, a valutare un presente che si arricchisce grazie allo scambio intergenerazionale.
Le donne meno giovani …
Non vogliono essere messe da parte solo perché ora bisogna far largo ai giovani. Credo che debba instaurarsi una collaborazione fra generazioni e probabilmente si debba cercare un lessico comune che permetta un nuovo dialogo. E’ dallo scambio che nasce conoscenza, fiducia e relazione. Questo permetterà un’azione comune che potrebbe essere rivoluzionaria.
Rispetto alla politica, le donne meno giovani nei confronti delle più giovani si dimostrano …..
Meno disponibili, perché in un periodo di giovanilismo spinto il rischio è quello di saltare qualche generazione. E chi è maturata nella lotta per i diritti di parità quando le condizioni erano di reale disparità, desidera un riconoscimento. Sono però anche contente di trovare tanto interesse in chi, cresciuto nell’idea di parità, si affaccia oggi.
Come suggerimento mi sentirei di dare …….
Firmare la raccolta di firme della campagna UDI 50&50. Costruire momenti di dialogo intergenerazionali. Laboratori territoriali che portino a lavori espressione di un’esperienza di collettivo, ad agire sulla politica, a sostenere le donne che in questi ambiti hanno collaborato, riconoscendo loro il valore e riconoscendolo al contempo al gruppo che ha partecipato. Ricercare un linguaggio comune, rispettoso della storia di ognuna.
FIGLIA
Alessandra Pennello
Penso che…
Non sarà una citazione dotta ma, come dicevano le Spice Girls: “Girl power”, potere alle donne! Sono le migliori a scuola, hanno migliori curriculum e si dimostrano spesso più affidabili degli uomini nel lavoro. I sondaggi parlano da soli.
Le giovani donne…..
Sono, anzi siamo informate, piene di voglia di fare ed esigenze (prima di tutto noi stesse). Per quale ragione non arriviamo mai ai luoghi di rappresentanza? Spero sinceramente in un futuro più consapevole di quello che siamo in grado di offrire.
Le donne meno giovani …
Sono “equilibriste”. Riescono a tenere in piedi famiglia, lavoro e, quando possibile, anche svago (perché talvolta occorre) senza mai perdere il controllo della situazione. Ma come fanno? E c’è ancora chi pensa che non sarebbero in grado di fare politica …. Confronto a questo gestire un comune o stare in Parlamento è un gioco da ragazzi, anzi da ragazze.
Rispetto alla politica, le donne meno giovani nei confronti delle più giovani si dimostrano …..
Più pazienti, capaci di mediare. Qualcuna è forse molto presa da sé, non si guarda intorno. Credo però che collaborando insieme potremmo rafforzarci a vicenda. Forse talvolta non ci capiamo bene, ma talvolta non capisco neppure le più giovani che sono arrivate in luoghi di potere. E’ l’età o il ruolo che ci rende diverse?
Come suggerimento mi sentirei di dare ……..
Le donne interessate alla politica ci sono, attive e partecipi. Il suggerimento è per gli uomini: svegliatevi! Agite come è giusto fare ed evitate di sbarrare la strada alle donne. In realtà questo, più che un suggerimento, è un consiglio, perché è inevitabile che prima o poi le donne debbano essere presenti. Allora sarà stato più utile aver instaurato con noi un rapporto di condivisione ed aiuto reciproco, invece che di conflitto.
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