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Donne disabili e tutele. Una proposta di legge

Donne disabili e tutele. Una proposta di legge

Le Senatrici Amati e Colli hanno presentato una Proposta di Legge per tutelare le donne lavoratrici e quelle con disabilità

Venerdi, 27/01/2012 - Alla presenza della Vicepresidente del Senato Emma Bonino, le Senatrici Amati e Colli il 26 gennaio 2012 hanno presentato una Proposta di Legge per tutelare le donne lavoratrici e quelle con disabilità contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, anche raccogliendo la sollecitazione dell'ANMIL, che nell'occasione ha presentato un calendario realizzato dall’ANMIL insieme all’INAIL e a Miss Italia con le foto della Luxardo.

Secondo l’ISTAT su 22.906.000 di lavoratori occupati le donne sono 9.277.000 (40,5% del totale) mentre i dati INAIL in merito agli incidenti sul lavoro avvenuti nei primi nove mesi del 2011, confrontati con quelli dell’anno precedente, indicano che il calo degli infortuni femminili è stato pari a -3,4% a fronte del calo degli infortuni maschili pari a -5,0% (rispettivamente 174.551 vs 378.649). Invece, per gli infortuni mortali, è stata registrata una crescita di quelli femminili con 53 casi nel 2010 e 57 nel 2011, a fronte di una diminuzione degli infortuni mortali maschili con 644 nel 2010 e 634 nel 2011.

Sono intervenuti per l’ANMIL oltre al Presidente nazionale Franco Bettoni anche le componenti del Gruppo donne per le Politiche Femminili ideatrici del progetto del calendario, per l’INAIL il Commissario straordinario Gian Paolo Sassi, per Miss Italia la Presidente Patrizia Mirigliani e la fotografa Tiziana Luxardo che ne ha realizzato gli scatti, insieme alle 24 protagoniste, 12 donne infortunate sul lavoro e 12 Miss titolate nazionali dell’ultima edizione del Concorso.

"Grazie a questo disegno di legge puntiamo a valorizzare e a riconoscere la doppia vita e il doppio ruolo che ogni donna svolge dentro e fuori casa - ha dichiarato la Senatrice Silvana Amati -. Sono orgogliosa di portare avanti questa battaglia a difesa delle donne a fianco all’ANMIL, che dà voce e ascolto ad oltre 450.000 vittime del lavoro con un impegno di valore a supporto di questioni spesso trascurate. Crediamo fortemente nella validità e nella necessità di questa proposta di legge e, per questo, ne auspichiamo un esito positivo al fine di avviare una nuova stagione - più sicura e giusta - per il mondo femminile. E per questa ragione è stato importante affiancare al ddl la presentazione del Calendario “Donne che Vincono” a cui abbiamo voluto dare il riconoscimento istituzionale che merita. In sintesi la proposta di legge mira ad adeguare nel suo complesso la tutela per i rischi professionali delle donne lavoratrici alle specificità di genere e alla peculiarità del duplice impegno lavorativo, sia domestico che esterno, generalmente richiesto ad una donna, delegando il Governo ad intervenire sulla normativa di settore". La Senatrice Ombretta Colli ha aggiunto: "Ringrazio l’ANMIL che si rende da sempre fautrice di iniziative meritorie per portare all’attenzione di tutti quella che è una vera piaga sociale: il fenomeno degli infortuni sul lavoro. Non possiamo fermarci alla fredde statistiche che non sono in grado di raccontare le storie vere e complesse di chi un infortunio lo vive sulla propria pelle. Le pagine del Calendario interrogano su cosa sia la bellezza, bellezza che vive negli sguardi di queste “Donne che Vincono”, donne generose che offrono la propria testimonianza per scongiurare che altre donne subiscano lo stesso dramma. Questa fenomeno non può non sconvolgere e coinvolgere tutti. Per vivere è necessario lavorare ma il lavoro non può mettere a rischio la vita e l’esistenza delle persone".

'Donne che vincono' è una campagna di sensibilizzazione che il Commissario straordinario INAIL Gian Paolo Sassi ha illustrato. "L’impegno dell’ANMIL che sta continuando a portare avanti questa significativa campagna di sensibilizzazione sul lavoro femminile è lodevole e soprattutto attira efficacemente l’attenzione su questo tema. Credo sia utile soffermarsi anche sui dati che nel 2010, purtroppo, sono rassicuranti solo sul fronte maschile registrando un calo del 2,9% per gli infortuni e dell’8,2 per i casi mortali. Invece, per quanto riguarda le donne nel 2010 ci sono state sette vittime in più rispetto all’anno precedente. Dati che, in generale, non ci soddisfano sebbene in dieci anni la riduzione degli incidenti è stata di un terzo, arrivando nel 2010 a quota 1.000. Abbiamo investito molto in prevenzione e la letteratura scientifica ha confermato che esistono differenze di genere sui rischi professionali tra uomini e donne".

Il Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro, Sen. Oreste Tofani, con particolare riguardo alle cosiddette "morti bianche" ha osservato "Ritengo importante la vicinanza tra ANMIL e INAIL anche in questo progetto in cui è stata esaltata la bellezza femminile nel suo aspetto più profondo, quello culturale, artistico andando oltre la mera immagine che passa e muore. E la proposta di legge è lo specchio del nostro impegno".

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