Roma e la violenza alle donne - A seguito della conferenza stampa indetta dalle donne il Consiglio comunale di Roma in convocazione straordinaria giovedì 29 gennaio discute il tema della violenza di genere
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2009
Il 2009 si è aperto a Roma e Provincia con 3 stupri. Di fronte alla drammaticità della violenza contro le donne, le risposte dell’amministrazione capitolina sono state inadeguate e reticenti.. Ancora una volta ci si è rifugiati dietro l’ordine pubblico e la “sicurezza” . Una conferenza stampa promossa dalle elette romane, dalle deputate regionali e provinciali, assieme alle parlamentari si è tenuta oggi 8 gennaio alla Camera.
Le parlamentari hanno parlato di cultura del rispetto contrapposta alla cultura della sopraffazione, e di città viva e vivibile contro città chiusa e impaurita.
“Il vero parametro della “sicurezza” di una città sono le donne” ha ricordato Paola Concia.
Su questa affermazione condivisibile e di grande impatto mediatico, si è sviluppata la campagna elettorale per l’elezione a sindaco di Roma di Gianni Alemanno.
Ma oggi, le cose, come stanno?
Monica Cirinnà, presidente della commissione delle elette del Comune di Roma ha fornito i dati rilevati dalla SVG, relativi ai casi di violenza registrati in città a fine 2007 e 2008: si passa da 75 casi di violenza e molestie nel 2007 a 86 casi registrati nel 2008 con un incremento del 12%.
Non sembra avere giovato alle donne la politica “securitaria” tanto sbandierata né la presenza dei “soldatini di piombo” in città. Continuano invece ad essere indispensabili la presenza e le attività dei Centri Antiviolenza e dei punti di riferimento antistupro. A questo proposito le consigliere presenti hanno segnalato la gravità del mancato rifinanziamento di un servizio insostituibile “H 24”
Il Servizio, gestito congiuntamente da associazioni di donne e istituzioni garantiva 24 ore su 24 una risposta, un aiuto, una voce amica e comprensiva alle donne “sopravvissute” a fatti di violenza, soprattutto in famiglia.
Questa iniziativa odierna è servita a marcare il fatto che le elette, le associazioni, le donne di Roma non si rassegnano ad una politica cittadina ricca di grandi enunciazioni e povera di risultati. Consapevoli del fatto che Roma, unica città in Italia, è stata riconosciuta con sentenza della Corte di Cassazione, che ha così ribadito una realtà consolidata in questi ultimi anni, (sent n.38835/08 del 19/6/08) “soggetto idoneo a difendere l’interesse collettivo alla libertà morale e fisica delle donne” intendono presentare al Consiglio Comunale una proposta di Delibera – da accettare o respingere – che vincola l’amministrazione comunale a costituirsi Parte Civile in tutti i casi di violenza in città.
Dando così concretezza al grido di tante: Per ogni donna stuprata e offesa , siamo tutte parte lesa.
Le donne sanno che la violenza e il razzismo crescono e si alimentano in un brodo di coltura fatto di prevaricazione, sessismo, paura del diverso, sopraffazione e chiusura; solo una città aperta, che vive di rispetto, contaminazioni, libertà, fiducia e autodeterminazione costituisce l’antidoto.
Hanno partecipato all’incontro :
On. Anna Paola Concia - Deputata PD
Monica Cirinnà - Presidente Commissione delle Elette al Comune di Roma
Maria Gemma Azuni – Capogruppo Sinistra Democratica (Gruppo Misto) Comune di Roma
Roberta Agostini – Presidente Commissione delle Elette alla Provincia di Roma
Luisa Laurelli – Presidente Commissione Sicurezza Consiglio Regionale Lazio
Maria Grazia Pasuello – Presidente Solidea Ass. di genere – Provincia di Roma
Daniela Valentini – Assessora regione Lazio
Donatina Persichetti – Presidente Consulta Femminile Regione Lazio
Giovanna Scassellati – Ginecologa Maternità Ospedale San Camillo - Roma
Irene Giacobbe - Per le Associazioni aderenti all’AFFI
Costanza Fanelli - Per il Consorzio Casa Internazionale delle donne
Emanuela Moroli - Associazione Differenza Donna
M.Gabriella Moscatelli - Associazione Telefono Rosa
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