Donne di valore
Strategie private - Chiara, dopo gli Stati Uniti, in Italia è architetta e discriminata
Melchiorri Cristina
Venerdi, 06/04/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2012
Sono Chiara, ho studiato architettura a Firenze e poi sono andata negli Stati Uniti per un master che ho superato a pieni voti. Tornata in Italia con il cuore colmo di aspettative di realizzare il mio sogno professionale, ho trovato scarse disponibilità' negli Studi di architettura della mia città, Bologna, ho inviato centinaia di curriculum e per quasi un anno ho atteso un'offerta. Alla fine un grande Studio di Architettidi Milano mi ha proposto 6 mesi di lavoro a 650 euro al mese. Ho accettato al volo. Mi è stato possibile solo perché i miei genitori mi pagano l'affitto di una camera che condivido con tre studentesse. Arrivando mi sono accorta che i miei colleghi maschi, inesperti e precari come me, sono però entrati con un ingaggio di 800 euro mese. E con qualche rassicurazione in più che il rapporto proseguirà nel tempo.....allora esiste ancora la discriminazione fra uomo e donna, anche in ambienti professionali di un certo livello e in una città come Milano?
Venerdi, 06/04/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2012Sono Chiara, ho studiato architettura a Firenze e poi sono andata negli Stati Uniti per un master che ho superato a pieni voti. Tornata in Italia con il cuore colmo di aspettative di realizzare il mio sogno professionale, ho trovato scarse disponibilità' negli Studi di architettura della mia città, Bologna, ho inviato centinaia di curriculum e per quasi un anno ho atteso un'offerta. Alla fine un grande Studio di Architettidi Milano mi ha proposto 6 mesi di lavoro a 650 euro al mese. Ho accettato al volo. Mi è stato possibile solo perché i miei genitori mi pagano l'affitto di una camera che condivido con tre studentesse. Arrivando mi sono accorta che i miei colleghi maschi, inesperti e precari come me, sono però entrati con un ingaggio di 800 euro mese. E con qualche rassicurazione in più che il rapporto proseguirà nel tempo.....allora esiste ancora la discriminazione fra uomo e donna, anche in ambienti professionali di un certo livello e in una città come Milano?
Chiara Maria Pedretti, Bologna
Certamente sì, Chiara carissima, la discriminazione esiste eccome….e tutti coloro che parlano di mercato del lavoro, Ministri compresi, lo fanno in modo generico e indifferenziato per genere. Non emerge mai che ci sono in Italia un milione di donne che cercano lavoro e che le aziende spesso usano lo stereotipo “il capofamiglia va privilegiato”, dove per capofamiglia si intende un uomo…. quando la realtà della società italiana è assai diversa. Sono molte le famiglie che si reggono su una donna sola, magari con figli piccoli.... anche i media fanno la loro parte. Non sarà un caso che su molte reti televisive, private e pubbliche, trionfano programmi di cucina, di beauty, di bricolage domestico..quasi a ricordare a noi donne quale è il nostro ruolo prioritario. E noi, testarde, resistiamo e lavoriamo non solo per sopravvivere, ma anche per esprimere la nostra intelligenza e il nostro valore!Resisti Chiara, comincia a farti apprezzare e diventa una fantastica professionista, di cui lo Studio non potrà fare a meno!
©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®
Lascia un Commento