Programma 19 e 20 giugno, San GiulianoTerme (Pisa)
DonnaeSalute. Un ponte tra buone pratiche
Se esiste una differenza di genere, di cui il corpo e la mente sono espressione, esiste anche una salute di genere.
Su questa consapevolezza il giornale NOIDONNE e le associazioni Woman to Be, NoidonneTrePuntoZero e Salute&Genere hanno ideato il progetto Donna e Salute, che ha l'obiettivo di creare un ponte tra buone pratiche nel vasto campo della salute delle donne.
Tenendo conto della medicina di genere e oltre la medicina ‘bikini’, la Salute delle Donne è una dimensione in cui confluiscono tanti piani, competenze e settori in una articolazione complessa.
La salute delle donne richiede tante e particoli attenzioni che non possono limitarsi al trattamento della patologia e che dovrebbero esplicarsi con lungimiranza anche nella prevenzione.
Quanto influisce, ad esempio, l’organizzazione dei servizi sociali sulla salute psicofisica della donna? Quali cure e attenzioni, oltre quelle farmacologiche, possono sostenere momenti critici nelle diverse fasi che attraversano la vita delle donne?
Sono molte le esperienze positive e le eccellenze disseminate nei presidi sanitari pubblici. Sono strutture e servizi che funzionano talvolta molto bene, nonostante i tagli al SSN, perché le Regioni possono contare anche sul senso di responsabilità e sulle competenze del personale medico e paramedico.
Il problema è che spesso sono isolate e talvolta poco conosciute, che difficilmente agiscono in un’ottica di sistema.
L’obiettivo del progetto è quindi contribuire a fare il punto sull’idea di salute della donna, agire sulla divulgazione, sensibilizzazione e percezione del tema, far dialogare i mondi che agiscono nei vari settori, a partire dagli addetti ai lavori per arrivare all’associazionismo e alla politica.
Donna e Salute ed è una rassegna itinerante ospitata in varie città. Ogni appuntamento è costruito insieme alle realtà locali che condividono la mission del progetto e collaborano ad organizzare un evento costruito su misura alla specifica realtà, anche coinvolgendo le istituzioni locali, le Aziende Sanitarie e Ospedaliere o le Università.
Dopo la presentazione nazionale del 10 giugno nella Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica il progetto prende il via da Roma, presso la Regione Lazio (Sala Tevere) venerdì 12 giugno (programma).
Il secondo appuntamento, il 19 e 20 giugno, è fissato a San Giuliano Terme (Pisa).
Altre tappe sono previste da ottobre a dicembre. Si riparte il 17 ottobre a Ferrara, e poi seguiranno Genova, Torino, Mantova, Udine, Milano, Trento, Perugia, Bologna.
L’attenzione che il progetto richiama è indicativa del bisogno di conoscenza e approfondimento su un insieme di temi e settori che, quando si parla di salute, sono chiamati in campo.
Alla fine del 2015 sarà realizzato un report, da consegnare alle autorità competenti e ai decisori istituzionali. Una sorta di fotografia dell'esistente, in cui si collocano dati, esperienze, testimonianze. Per rilevare potenzialità e vulnerabilità. Detto più semplicemente, per capire se e quanto c'è ancora da fare e lavorare sul rapporto tra Donne e Salute.
Alla base del progetto vi è la certezza che il contributo della la medicina di genere è fondamentale per ristabilire un equilibrio nella ricerca, nella farmacologia, nella formazione, nella capacità di ascolto. Prerogative imprescindibili per garantire l'appropriatezza delle cure. Perché la 'buona salute' non è solo un fatto individuale, ma riguarda la comunità, riguarda la 'socialità', riguarda il campo dei diritti.
AL PROGETTO ADERISCONO: AGITE, AUSER, AIED, AIRP, SIPS, SOROPTIMIST, ANSES
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