Giovedi, 08/07/2021 - Penalizzata come moltissime altre dalla pandemia da covid che ancora è ben presente, continuerà fino al 12 settembre 2021, la mostra "Divine avanguardie. Le donne nell’arte russa” a Milano, ospitata nelle sale di Palazzo Reale, omaggio alla figura femminile nelle arti russe dal Rinascimento al Novecento.
Un capitolo interamente dedicato alle donne raccontato da capolavori di artiste russe: da muse ispiratrici e icone a protagoniste e creatrici di capolavori assoluti della storia dell’arte che hanno influenzato le generazioni successive
Le opere, prestate in occasione di una collaborazione esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, illustrano da una parte l'evoluzione dell'arte della Russia e dall'altra, parallelamente, raccontano l’evoluzione culturale e sociale delle donne, nelle loro molteplici accezioni semplici di mogli, sante, contadine e madri, fino alle zarine e alle donne imperatrici, come Caterina la Grande, fondatrice del Museo dell'Ermitage, ben più importanti e influenti delle contemporanee donne europee.
E poi ancora il "triumvirato" delle femministe nella seconda metà dell'Ottocento, fino ai corsi Bestužev che davano accesso alle donne ai corsi d'istruzione superiore, fino alle donne combattenti del regime e la progressiva occidentalizzazione della cultura russa nel secondo Novecento. In un percorso particolare e compendiativo, ad un tempo, la mostra Divine e Avanguardie a Milano, presenta la storia della Russia e delle sue donne attraverso una selezione di circa 100 capolavori, molti dei quali esposti in Italia per la prima volta, in cui da Kandinskij a Chagall, da Malevich fino a Natal'ja Gončarova, incontriamo donne rappresentate e donne artiste che, a loro volta, rappresentano il mondo dal loro punto di vista.
E’ curata da Evgenia Petrova, Direttrice Scientifica del Museo Russo, e Joseph Kiblitsky.
L’evento restituisce un’idea dell’arte russa e del fondamentale ruolo delle donne in questo Paese, del loro contributo alla Storia dell’Arte, del loro ruolo nella società per l’emancipazione e per il riconoscimento dei diritti attraverso un ricco corpus di opere, tramite mezzi espressivi e tecniche differenti per rappresentare l’evoluzione culturale e sociale.
Le molte opere, in larga parte mai esposte prima d’ora in Italia, sono un plot che si dispiega attraverso 8 differenti sezioni e 2 grandi capitoli: da un lato la donna e il suo ruolo nella società con sante e madonne, imperatrici, contadine e operaie, intellettuali e madri, tutte ritratte dai grandi maestri quali Il’ja Repin, Boris Kustodiev e Filipp Maljavin, il suprematista Kazimir Malevich e i maestri degli anni Dieci e Venti del Novecento, Aleksandr Dejneka, Kuzma Petrov-Vodkin, autore del ritratto della poetessa Anna Achmatova, per non citarne che alcuni. Dall’altro le donne artiste, “le amazzoni dell’avanguardia russa”, donne protagoniste di una atmosfera culturale, storica e sociale straordinaria, attive nei primi trent’anni del Novecento quando crearono opere originali e innovative: la grande Natalia Goncharova, Ljubov Popova, Aleksandra Ekster e ancora artiste del realismo socialista come la scultrice Vera Mukhina con il suo modello in bronzo del complesso scultoreo “L’operaio e la kolchoziana” per il padiglione URSS all’Expo di Parigi del 1937.
Le sezioni della mostra sono: IL CIELO - La Vergine e le sante; IL TRONO - Zarine di tutte le Russie; LA TERRA - L’orizzonte delle contadine; VERSO l’INDIPENDENZA - Donne e società; LA FAMIGLIA - Rituali e convenzioni; MADRI - La dimensione dell’amore; IL CORPO - Femminilità svelata; LE ARTISTE - Realismo e amazzoni dell’avanguardia.
L’esposizione è organizzata dal Comune di Milano – sez. Cultura, Palazzo Reale, CMS Cultura in collaborazione con Museo di Stato Russo di San Pietroburgo e gode del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Consolato Generale della Federazione Russa sponsor ufficiale VTB. Catalogo Skira. (Immagine: Malevich Kazimir-Ragazze nel campo)
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