Venerdi, 30/08/2013 - La transizione da coppia a famiglia è sempre una fase ricca di emozioni; si ha il passaggio da due a tre e contemporaneamente tutta l’organizzazione della coppia varia in funzione del nuovo nato. Sono emozioni bellissime ma anche molto complesse che necessitano di una preparazione: forse è per questo che la gravidanza dura tanto!
Tutto comincia il giorno della notizia: dallo stupore, alla felicità, all’ansia, alla paura….si susseguono varie emozioni che coinvolgono i futuri genitori e li accompagnano fino all’arrivo del figlio; ma queste emozioni sono diverse per i due futuri genitori e, importantissimo, diventa il dialogo. Condividere le ansie, le paure prepara i genitori a una nuova relazione che si instaurerà con l’arrivo del primo figlio.
Spesso tutto questo succede naturalmente, i genitori attraversano queste fasi in maniera serena senza intoppi e anzi, rendendo la loro relazione ancora più stabile, ma con qualcuno non è così facile.
Diventa anche utile domandarsi come mai si è scelto di avere un bambino; nelle situazioni più serene è il coronamento della unione tra due persone che si amano, ma spesso le motivazioni sono diverse nei genitori: per alcuni un figlio riesce a dare un senso a una vita altrimenti vuota, per altri è utile per riconoscersi persone adulte, per altri ancora vuole essere collante per rimediare una relazione di coppia che va male. Quando i rapporti di coppia vanno male, i partner iniziano a pensare alle soluzioni.
Certe volte uno dei due pensa che un figlio sia l’ideale per tenere insieme la relazione, e usano la gravidanza per rimediare, sperando che la loro storia migliori. Perché ci si comporta in questo modo? È la paura della solitudine, o forse la convinzione che avere una famiglia deve essere l’obiettivo fondamentale delle coppie. Ma è difficile che usare un figlio per cementare una relazione traballante si riveli una scelta valida.
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